Ficarra e Picone – Dove è stato girato il film L’ora Legale e il messaggio che ci hanno voluto lanciare
Ficarra e Picone tornano sul grande schermo con il loro 6° film da protagonisti dal titolo “L’ora Legale” di cui andremo a scoprire i dettagli sulla trama, il messaggio che il duo siciliano ci ha voluto lanciare e dove è stato girato in Sicilia.
Si tratta di una pellicola che racconta i vizi e la realtà di buona parte della società italiana (già trattati in altre modalità nel film Andiamo a quel Paese) che invoca tanto l’onestà e la rivoluzione, ma che poi una volta arrivate stravolgono le malsane abitudini di una cittadinanza assuefatta al mancato rispetto delle regole di educazione civica e agli obblighi della legge.
La trama e dove è stato girato il film L’ora Legale di Ficarra e Picone
La trama del film racconta di un paese della Sicilia, governato da anni dal politico clientelare Gaetano Patané (interpretato da Tony Sperandeo), afflitto da tanti problemi legati al traffico, alla spazzatura, all’abusivismo commerciale ed edilizio e all’incuria generale che iniziano a far stancare la gente del posto che sogna una svolta.
In questa realtà ci sono anche Salvo Ficarra e Valentino Picone che gestiscono un chiosco nel centro del paese, che sperano di poter ottenere facilmente il permesso di montare un gazebo per la loro attività.
Alle successive elezioni si dividono nel sostegno: da una parte Ficarra è vicino al vecchio Sindaco, mentre dall’altra Picone sostiene il cognato candidato per cambiare il paese.
Al momento delle elezioni il sindaco uscente Gaetano Patané, nonostante i quintali di pasta regalati a tutta la popolazione, viene sconfitto dal professore Pierpaolo Natoli (interpretato da Vincenzo Amato), il volto nuovo pronto a garantire quel richiamo all’onestà sempre più voluta e auspicata.
Una volta eletto il Sindaco stravolge il paese, debellando tutti quei vizi e quelle abitudini che ognuno dei cittadini pensava leciti.
Questi mutamenti della società colpiranno anche i protagonisti Ficarra e Picone con il clima in paese che sarà sempre più “pesante”…
Il film si svolge a Pietrammare, un paese immaginario (ma non troppo) della Sicilia. Le riprese de “L’ora Legale” sono state effettuate a Termini Imerese, città che si trova lungo la costa della provincia di Palermo.
Molti sono i luoghi in cui sono state girate delle scene; la storia del film si svolge soprattutto nella principale piazza Duomo, in cui ha sede il chiosco gestito da Ficarra e Picone e in cui sorge il Municipio di Termini Imerese utilizzato come sede del comune di Pietrammare nel film.
Altro luogo più volte oggetto di riprese è la Cattedrale di Termini Imerese, chiamata anche con il nome di Matrice di San Nicola di Bari, che si trova sempre in piazza Duomo accanto alla sede del Comune.
Non mancano altre riprese affascinanti in giro per la città ed alcune inquadrature della costa palermitana viste da piazza Duomo.
Il messaggio che ci hanno voluto lanciare il duo comico palermitano nel film L’Ora Legale
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Dopo aver visto dove è stato girato il film L’Ora Legale di Ficarra e Picone passiamo al messaggio che ci hanno voluto lanciare. Sicuramente si tratta di un film “impegnato”, alcuni l’hanno definito un documentario civile. Sia chiaro che si tratta di una commedia in cui si ride; da non perdere le scene dell’“arrivo” dei vigili in città e quella che ritrae il “richiamo” dei forestali che tornano a lavorare accompagnati dai parenti come se dovessero partire per la guerra.
Un film comico ma non troppo, molte delle risate infatti sono amare, si ride dei nostri vizi e degli ostacoli che noi stessi seminiamo nella tortuosa strada verso quello sviluppo tanto richiesto a parole ma poi poco attuato con i fatti.
Una pellicola che ci vuole far riflettere, una fotografia della realtà di buona parte dell’Italia in cui viviamo, in cui tutti siamo pronti a gridare e ad affidarci all’onestà ma che poi nei fatti ci tiriamo indietro come nel classico detto “Armiamoci e partite”.
Il finale è duro da digerire, non è buonista come tanti altri film, ci mette davanti alla cruda realtà e alle nostre responsabilità. Noi che siamo pronti sempre a lamentarci di tutto e di tutti, soprattutto ora che su facebook troviamo lo spazio per attaccare, criticare (e alle volte anche insultare) ogni persona sia nel piccolo che nel grande.
Noi, concretamente, cosa facciamo per cambiare? Ammettiamo mai le nostre responsabilità ? Ammettiamo mai di “accettare” un simile sistema che può sempre farci comodo in qualche situazione della nostra vita ?
Nel film “L’ora legale” Ficarra e Picone ci vogliono proprio mandare questo tipo di messaggio: il cambiamento dipende esclusivamente da noi, basta lamentele, basta alibi, basta dare le colpe sempre agli “altri” che, sia chiaro, hanno delle responsabilità, ma noi siamo complici.
Noi dopo averlo visto, riso sulle questioni che non garantiscono quello sviluppo sperato della nostra terra, cosa possiamo fare?
Se vogliamo veramente cambiare ogni angolo di questa terra dovremmo cercare di operare, ognuno nel suo piccolo, nel rispetto delle regole che ci siamo dati, di cui pretendiamo attuazione quando non ci riguardano (“se no chiamo i Carrabbinieri”, come dice uno dei protagonisti del film).
Solo un maggiore senso di appartenenza allo Stato e un maggior rispetto dell’altro, dell’ambiente, del patrimonio culturale e naturalistico e dei luoghi storici che ancora conserviamo ci può aiutare per “rivoltare” questa terra.
La speranza del cambiamento è in mano a noi, “solo” la bellezza dei nostri luoghi non ci può salvare…