Cinema e Tv

Le origini del nome del Commissario Montalbano ideato da Camilleri

Tra le tante curiosità ci occupiamo sulle origini del nome del Commissario Montalbano, nato dalla penna del compianto Maestro Andrea Camilleri. In tanti infatti si chiedono perché lo scrittore siciliano decise di chiamarlo così?

Intorno alla scelta del nome del commissario più famoso della letteratura e della tv italiana c’è una storia particolare tutta da raccontare con un simpatico omaggio ad un altro grande scrittore spagnolo.

Perché Camilleri decise di chiamarlo Montalbano? Le origini del nome del Commissario più amato

Il fenomeno Montalbano, nonostante la dipartita del Maestro Camilleri, non si arresta come testimoniano il numero record di vendite del romanzo finale di Riccardino e le voci sulla possibile chiusura anticipata della serie tv senza girare gli ultimi episodi che destabilizzano tutti gli appassionati.

In queste righe però ci vogliamo occupare sulle origini del nome del Commissario Montalbano. Nei libri e negli episodi in tv è conosciuto da tutti con il nome di Salvo Montalbano ma perché Camilleri ha deciso di chiamare il suo Commissario in questo modo?

Montalbano è un cognome abbastanza diffuso in Sicilia ma la motivazione non è questa. Dietro a questa scelta c’è un simpatico aneddoto e un omaggio ad un altro celebre investigatore della letteratura internazionale.

Il Maestro Camilleri in varie interviste ha raccontato che quando era alle prese con la stesura del romanzo Il Birraio di Preston si era trovato in difficoltà con la struttura del libro. In soccorso gli venne la lettura del romanzo Il Pianista che gli indicò una via da seguire per completare l’opera.

Quel romanzo è stato scritto dallo spagnolo Manuel Vazquez Montálban, così quando Camilleri scrisse la prima indagine del Commissario (La forma dell’acqua) decise di chiamarlo proprio con il nome di Salvo Montalbano.

Un omaggio ad uno scrittore con cui poi diventò anche amico e con cui condivideva una cosa molto importante. Tra i libri di Manuel Vazquez Montálban, infatti, ci sono le indagini dell’investigatore privato Pepe Carvalho che con Montalbano ha in comune la passione per la buona cucina, anche se il nostro Commissario è amante dei piatti tipici della cucina siciliana, mentre Pepe Carvalho è attratto da una cucina più raffinata.

Tra gli intrecci dei due personaggi i più appassionati e attenti lettori si ricorderanno che lo stesso Salvo Montalbano in alcuni romanzi di Camilleri, oltre a condividere il nome, si dedica alla lettura delle indagini di Pepe Carvalho (ad esempio ne La gita a Tindari e ne Il cane di terracotta). Inoltre tra i due scrittori era in cantiere anche l’idea di scrivere un libro “Montalbano & Montálban” ma dopo la morte dello scrittore spagnolo si pubblicò solo il libro “Dos Tardes con Camilleri” che riporta una lunga chiacchierata tra i due.

“Io rimasi grato a questo autore spagnolo che non conoscevo e decisi di chiamare il commissario, del quale stavo scrivendo questa prima avventura, Montalbano, che è anche un cognome siciliano diffusissimo. Così pigliavo due piccioni con una fava: pagavo un certo debito a Montálban e nello stesso tempo davo un nome siciliano preciso a questo commissario. Scrissi La forma dell’acqua: venne pubblicato, ebbe successo… “ – Andrea Camilleri

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