Cinema e Tv

Su Rai1 ecco la docufiction “Io sono Libero” in ricordo di Libero Grassi

Su Rai1 il 29 Agosto 2016 andrà in onda in prima tv la docufiction “Io sono Libero” nel giorno del 25° anniversario dell’uccisione dell’imprenditore siciliano Libero Grassi che è stato uno dei primi a ribellarsi contro la pratica del pizzo con una lettera pubblica e alcune apparizioni in tv.

Libero Grassi, dopo anni di studi e di formazione in giro per l’Italia, aveva deciso di tornare a Palermo per continuare l’attività commerciale del padre nel settore tessile. La sua azienda si chiamava Sigma e si occupava della produzione di vari capi di intimo.

Il 10 Gennaio 1991, dopo le prime richieste, sul Giornale di Sicilia venne pubblicata una lettera con dei contenuti rivoluzionari per il momento storico in cui Palermo viveva.

Nella lettera l’imprenditore invitava gli estorsori a risparmiare telefonate e minacce fisiche perché non aveva nessuna intenzione di finanziare le casse della malavita, anche perché aveva costruito l’azienda con le sue mani e con tanto sacrificio e non avrebbe potuto sostenere una retta mensile.

In altre dichiarazioni aggiungeva di non essere un pazzo ma di non voler rinunciare alla sua dignità e di non condividere nulla con certa gentaglia.

Ecco i dettagli della docufiction “Io sono Libero”

La docufiction racconta gli ultimi otto mesi di vita dell’imprenditore dopo la denuncia pubblica sui giornali e le apparizioni in tv, tra cui quella nella trasmissione Samarcanda di Michele Santoro.

La storia viene raccontata da un giornalista (personaggio di fantasia), interpretato dall’attore palermitano Alessio Vassallo che farà conoscere la figura, l’impegno e la battaglia civile dell’eroe siciliano.

Nella docufiction si racconteranno anche le avversità che Libero Grassi ha affrontato dopo la denuncia, a partire dalla stessa associazione di industriali di Palermo che lo accusava di protagonismo, fino ad arrivare al mancato sostegno dello Stato.

Gli altri attori protagonisti del film saranno Pietro Chiaramida che interpreterà Libero Grassi, Alessandra Costanzo che interpreterà la moglie Pina Maisano (scomparsa l’anno scorso), l’attrice Stella Egitto che sarà una collega del giornalista e Paride Benassai che sarà il direttore della Cassa di Risparmio che rifiutò di aiutare Libero Grassi.

La regia di “Io Sono Libero” è di Francesco Micciché e Giovanni Filippetto.

Una storia da vedere e da far conoscere a tutti per l’impegno e la lotta rivoluzionaria che ha condotto quest’uomo.

Da quel 1991 sono stati fatti molti passi avanti nella lotta contro il racket del pizzo. Sono nate alcune associazioni, come AddioPizzo, che aiutano gli imprenditori a denunciare e indirizzano i consumatori verso un consumo critico favorendo le attività che hanno deciso di non avere nulla a che fare con questo cancro che affligge la nostra isola.

Gli imprenditori che denunciano si sono moltiplicati, la stessa associazione di industriali ha cambiato registro unendosi in parte alla lotta, anche se purtroppo il fenomeno è sempre vivo e lo Stato deve sempre fare di più per non rendere invano il sacrificio di Libero Grassi e di tutti gli imprenditori e commercianti che si sono ribellati al pizzo negli anni.

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