Curiosità sulla Sicilia

Comune di Misiliscemi – Il significato del nome e i territori dove si trova

Andiamo a scoprire tutte le curiosità sulla nascita del nuovo Comune di Misiliscemi in provincia di Trapani a partire dall’origine e dal significato del nome, dal territorio e dalle frazioni da cui è composto, fino al numero di abitanti e ad una serie di aneddoti sulla nascita del Comune numero 391 in Sicilia.

L’iter verso l’autonomia, sostenuto dall’Associazione Misiliscemi, è iniziato nel lontano 2009 con la strutturazione del progetto, il referendum, fino alla votazione dell’ARS che ha dato il via libera all’istituzione. Il motivo di base per cui i cittadini si sono organizzati e hanno richiesto l’autonomia sta nel fatto che i territori, appartenenti in origine al Comune di Trapani, risultano essere senza servizi pubblici e abbandonati al loro destino.

Tutto sulla nascita del nuovo Comune di Misiliscemi: i motivi, le frazioni e il significato del nome

Il parlamento regionale siciliano ha dato il via libera alla nascita del nuovo Comune di Misiliscemi, il numero 391 in Sicilia, che nasce dalla costola della città di Trapani che perde un buon numero di abitanti e una bella fetta di territorio.

Questa storia può sembrare paradossale nell’epoca degli accorpamenti e del risparmio istituzionale ma la motivazione principale di chi ha sostenuto questo lungo percorso si basa su uno storico abbandono di diverse frazioni che venivano ritenute come estrema periferia, senza nessun tipo di servizio, interesse e sviluppo.

Nel complesso il nuovo Comune di Misiliscemi sarà composto da 8 frazioni: Fontanasalsa, Guarrato, Locogrande, Palma, Pietretagliate, Rilievo e le costiere Salinagrande e Marausa che si affacciano sul mare. Misiliscemi avrà ben 8.669 abitanti (il 12,5% degli abitanti di Trapani) e una superficie territoriale di 93 km².

L’origine del nome Misiliscemi deriva dall’arabo “Masil Escemmu” con il significato di torrente o luogo dove scorre l’acqua. In passato il territorio, infatti, era attraversato da un torrente che sfociava nei pressi della salina di San Francesco.

Il nome “Masil” si rifà ai cosiddetti “Manzil”, una sorta di antichi casali che venivano utilizzati come luoghi di sosta da chi all’epoca percorreva quel territorio. I tre “Manzil” conosciuti sono quelli di Misiligiafari, Misilcharari (Fontanasalsa) e Misiliscemi.

Nel periodo medievale il feudo di Misiliscemi si lega alla nobile famiglia trapanese dei De Sigerio, una delle più importanti della storia della città, che nel corso dei secoli assunse il nome di Sieri Pepoli.

Il territorio del nuovo Comune di Misiliscemi include tra l’altro una serie di luoghi di interesse turistico e naturalistico come l’aeroporto di Birgi, il porticciolo di Salina grande, la spiaggia di Lido Marausa, mentre tra i progetti in cantiere ci sono quelli della creazione del cuore della città e della formazione di un parco urbano attorno al percorso dell’antico torrente.

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