Curiosità sulla Sicilia

La betulla dell’Etna: una pianta del Nord tipica della Sicilia

Tra le curiosità sul nostro territorio andiamo a scoprire le origini e la storia della betulla dell’Etna (Betula aetnensis), una pianta molto comune nei boschi del Nord Italia e del Nord Europa che però in Sicilia nel corso dei secoli ha sviluppato una specie endemica che la rende unica.

La caratteristica principale di questa pianta è quella di resistere ed adattarsi a condizioni estreme di caldo e freddo. Per questo motivo si trova principalmente in tutta l’Europa Atlantica e nell’Asia Settentrionale; in Italia è presente sui boschi delle Alpi, dell’Appennino settentrionale e in alcune zone montane dell’Abruzzo e della Campania.

Questa pianta però è presente anche in Sicilia dove si è sviluppata una specie endemica: la betulla dell’Etna. Ma quando e come è arrivata questa specie in Sicilia?

La betulla dell’Etna: la storia, le caratteristiche e le curiosità su una pianta del Nord presente in Sicilia

Tra le specie botaniche uniche del parco dell’Etna c’è una pianta endemica che deriva dal Nord Italia e Nord Europa che si trova comunemente nei boschi etnei: la betulla dell’Etna (Betula aetnensis).

Le origini e la storia di questa pianta ci riportano al periodo della fine dell’ultima glaciazione chiamata Wurm (circa 10 mila anni fa) che portò alla comparsa e alla diffusione dei primi esemplari di betulla tipici del Nord Europa in tutta la Sicilia. Dopo la fine della glaciazione le temperature piano piano aumentarono portando alla scomparsa di questa pianta in gran parte dell’isola, ad eccezione della zona intorno al vulcano dell’Etna (Idda per i catanesi).

Nei secoli la pianta si adattò al clima etneo che offriva escursioni climatiche idonee con condizioni estreme di caldo e freddo, anche se alcune caratteristiche della pianta furono modificate portando alla nascita di una specie unica al Mondo: la betulla dell’Etna (Betula aetnensis).

Il clima e l’habitat naturale dell’Etna, come viene riportato da diverse riviste scientifiche specializzate, hanno generato alcune caratteristiche esclusive come quella di avere un tronco più chiaro per la mancata presenza di un numero considerevole di licheni nella zona rispetto ai boschi del Nord e per la presenza della lava sui terreni che evidenzia il bianco. Inoltre nella corteccia sono presenti dei caratteristici tagli che riprendono la forma di un occhio (come si nota dalla foto), mentre i terreni vulcanici rendono la chioma è più leggera e luminosa e le foglie gialle dorate creano dei particolari contrasti cromatici che cambiano a seconda delle stagioni.

I boschi di betulla dell’Etna si trovano all’interno del parco a partire dai 1450 metri fino ad arrivare ai 2000 metri s.l.m. sul versante nord-est nella zona di Piano Provenzana e nei pressi dei Monti Sartorius, una zona con dei vecchi crateri vulcanici che ricade nel Comune di Sant’Alfio così come il Castagno dei Cento Cavalli (storia ed origini).

Gli esemplari di betulla però sono diffusi anche in altri Comuni del Parco dell’Etna anche se negli ultimi anni l’aumento delle temperature dovute al cambiamento climatico sta mettendo in difficoltà la capacità di sopravvivenza di questa specie endemica. Un altro campanello d’allarme per l’essere umano che prima o poi dovrà affrontare seriamente la questione del cambiamento climatico.

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