L’origine e il significato dell’esclamazione Eureka di Archimede
Tra le curiosità storiche sulla Sicilia e i siciliani andiamo a scoprire chi disse, con tutti gli aneddoti sull’origine, il significato e la traduzione, la mitica espressione Eureka, una parola storica attribuita al siracusano Archimede (nella foto una statua commemorativa presente a Siracusa).
Archimede è stato un matematico, fisico ed inventore siciliano vissuto nel III secolo a.C. a Siracusa in una delle colonie greche presenti in Sicilia.
La sua figura è legata ad alcune invenzioni storiche che hanno alimentato il mito intorno alla sua figura come gli specchi ustori di Archimede e ad alcune leggi e principi matematici e fisici ancora basilari.
L’origine, il significato e la traduzione dell’esclamazione Eureka attribuita ad Archimede
La storia della Sicilia è ricca di racconti e aneddoti curiosi legati ad alcuni personaggi. Così come quello legato all’espressione Eureka attribuita allo scienziato siciliano Archimede di Siracusa pronunciata durante alcuni esperimenti che portarono all’elaborazione del principio che regola la spinta idrostatica che ricevono i corpi in galleggiamento.
Il principio di Archimede afferma, infatti, che “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del fluido spostato”. Proprio durante uno dei suoi esperimenti pratici legati a questo principio il siracusano Archimede pronunciò la mitica esclamazione eureka!
Dietro allo studio di questo principio e alla successiva esclamazione dell’espressione eureka, infatti, c’è una curiosa storia tutta da scoprire.
Ad Archimede, come riportato da Vitruvio nel trattato “De architectura”, gli venne chiesto di capire se per la realizzazione di una corona votiva per Geróne II (Ieróne II) fosse stato utilizzato esclusivamente dell’oro o in maniera ingannevole anche dell’argento.
Archimede durante i suoi studi in merito, dopo essersi immerso in una vasca da bagno piena d’acqua, riscontrò che il volume dell’acqua uscita dalla vasca era uguale a quello della parte del suo corpo immersa.
Proprio durante l‘immersione nella vasca Archimede, dopo l’esito dell’esperimento, esclamò eureka, eureka!. Secondo alcune narrazioni tra mito e leggenda l’inventore, dopo l’esperimento della vasca, si mise a correre nudo per le vie di Siracusa.
Così per risolvere l’enigma dapprima si doveva determinare il peso e il volume della corona e poi confrontarlo con quello di un lingotto d’oro puro dallo stesso peso. Secondo la narrazione la vicenda si concluse con lo svelamento del tentativo di raggiro dell’orafo che aveva utilizzato anche dell’argento più leggero dell’oro e che quindi durante l’esperimento ha spostato più acqua ricevendo una spinta verso l’alto maggiore rispetto alloro puro.
L’etimologia del termine eureka rimanda al verbo greco eurisko. Il significato e la traduzione della parola utilizzata da Archimede vuol dire “ho trovato, ho trovato” ed è ancora utilizzata nel linguaggio moderno quando dopo tanto affanarsi si trova una soluzione ad un problema. Un urlo di gioia dinanzi ad un buon esito.
Tra le curiosità segnaliamo che l’espressione eureka è stata utilizzata in America e in Australia durante la febbre dell’oro. In California esiste una città che si chiama proprio Eureka, un nome che deriva appunto dalla corsa all’oro della seconda metà dell’Ottocento.