Palermo Capitale della Cultura 2018 – Significato del logo e calendario eventi in programma
Al Teatro Massimo di Palermo è stata ufficialmente celebrata la cerimonia di presentazione della nomina della città di Palermo a Capitale Italiana della Cultura 2018.
Insieme alla cerimonia è stato presentato il logo ufficiale (creato da una giovane siciliana) e sono stati presentati alcuni degli eventi in programma durante tutto l’anno nel capoluogo siciliano.
Tra gli oltre 1000 appuntamenti culturali previsti ci sono le mostre di Antonello da Messina e Robert Capa, l’esposizione del quadro del ritratto di Donna Florio, la riqualificazione dei giardini e del Castello della Zisa e della Casina Cinese-Pitré, un Memorial No-Mafia, la biennale di Arte contemporanea Manifesta 12, l’apertura dopo 500 anni di una nuova Sinagoga, creazione di nuovi musei e veramente molto altro.
Palermo Capitale della Cultura 2018 – La spiegazione del significato del logo con le 4 P
Il logo di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 è stato progettato da una giovane palermitana che studia grafica all’Accademia di Belle Arti del capoluogo siciliano.
Come si può vedere dalla foto, sul logo sono impresse le quattro P in arabo, greco, ebraico e fenicio che simboleggiano quei popoli che hanno dato il via alla nascita di Palermo nel corso della storia e delle dominazioni.
Le quattro P di Palermo rappresentano anche i Quattro Canti, storico luogo situato al centro della città, e le 4 lingue che si trovano incise sulla stele funeraria custodita alla Zisa, risalente al 1149 (l’epoca di Ruggero II). Un reperto che dimostra il rispetto delle varie culture e religioni che si aveva nel lontano XII secolo.
Palermo Capitale della Cultura 2018 – Il calendario con l’elenco dei principali eventi culturali in programma durante l’anno
Nel giorno della cerimonia di presentazione sono stati comunicati alcuni degli eventi in programma. In totale sono circa 780 gli eventi inseriti nel calendario, oltre alle ulteriori 600 iniziative collaterali per il festival dell’arte contemporanea di Manifesta 12.
Tra le varie iniziative in programma ci sono mostre, esposizioni, festival, apertura di nuovi musei, manifestazioni culturali e anche tante iniziative di rilancio, di restauro e di interventi per migliorare la struttura urbana. Come ad esempio la riqualificazione dei giardini e la nascita dei parchi del Castello della Zisa e della Casina Cinese-Pitré; il recupero e il rilancio di Castello Utveggio e di alcuni locali del complesso dello Spasimo; il restauro di Palazzo Butera; il rilancio del progetto dell’acquario in via Messina Marine, del centro congressi e della Casa delle Scienze al Gasometro; i cambiamenti urbani intorno alla Kalsa e al Porto e molto altro.
Una grande opportunità per Palermo e per tutta l’Isola.
Ecco nel dettaglio alcuni dei principali eventi del calendario degli appuntamenti culturali in programma per Palermo Capitale della Cultura 2018:
l’esposizione del ritratto di Donna Franca Florio a Villa Zito (da marzo – tutte le informazioni)
la mostra di Antonello Da Messina a Palazzo Abatellis (da ottobre);
la mostra Caravaggeschi da Ribera a Luca Giordano (in corso fino a giugno – tutte le info);
la mostra sulla retrospettiva di Robert Capa all’Albergo dei Poveri (da aprile – tutte le informazioni)
la mostra Ricordi Futuri 3.0 sul ricordo della Shoah (in corso fino a marzo – tutte le info);
la mostra Martin Kippenberger Syros Momas a Palazzo Sant’Elia (da giugno);
la mostra sullo scultore Benedetto Civiletti a Palazzo Fernandez (da giugno);
la mostra dell’artista giapponese Shozo Shimamoto a Palazzo Sant’Elia (da giugno);
la biennale europea di arte contemporanea Manifesta 12 (da giugno);
la messa in scena dell’opera del Rigoletto di Giuseppe Verdi, sotto la direzione del regista John Turturro, al Teatro Massimo (da ottobre);
la messa in scena dell’opera Elisir d’amore di Donizetti nel quartiere Danisinni di Palermo (a settembre);
l’esposizione dell’artista Jan Fabre a Monreale (da fine maggio);
l’esposizione dell’installazione Wole Soyinka (Premio Nobel);
l’installazione MOON di Filippo Panseca al Castello Utveggio;
la ricollocazione dell’altare Gagini all’interno della cappella dello Spasimo;
la riproduzione in altissima definizione del dipinto “Santa Maria dello Spasimo” di Raffaello;
l’apertura della nuova Sinagoga dell’Oratorio di Santa Maria del Sabato;
l’apertura della biblioteca delle letterature islamiche “Giorgio La Pira”;
il premio delle Arti visive (da ottobre);
il premio Rosa d’Oro (fine anno);
la stagione del Teatro Biondo;
la nascita del Parco “Al Medina al Aziz” all’interno della Zisa;
la nascita del Parco Casina Cinese – Pitrè;
la creazione del Museo della Radiologia;
l’allestimento dell’Arsenale Borbonico e del Museo del Mare;
la nascita della nuova Gipsoteca a Palazzo Fernandez;
la nascita del Museo della Strumentazione navale;
la nascita del Museo della Vespa (in via Maqueda);
la nascita del Museo della Maschera palermitana, in memoria di alcuni grandi protagonisti come Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Beppe Schiera;
il memorial No-Mafia, un museo-archivio-laboratorio della lotta alla mafia a Palazzo Gulì;
la creazione dell’Agorà Interreligiosa, uno spazio aperto a tutte le fedi (in via San Giovanni Di Dio);
il laboratorio del dialogo tra le culture ai Cantieri Culturali della Zisa (a marzo);
la presentazione (in anteprima mondiale) del progetto per la ricostruzione del suq, della moschea degli Omayyadi e del minareto di Aleppo (a marzo);