I cariennili in Sicilia: il rito tradizionale per scoprire il meteo
Secondo la tradizione popolare siciliana l’unico metodo in passato per scoprire il meteo ed avere delle previsioni metereologiche più o meno veritiere era quello di seguire la tradizione dei Cariennili in Sicilia, conosciuta anche con il nome delle calende di Santa Lucia.
Un rito di origine pagana molto diffuso anche durante l’epoca cristiana in Sicilia e in altre parti d’Italia (anche se con modalità diverse) e che è arrivato fino ai giorni nostri.
Le condizioni metereologiche sono state sempre importanti da sapere per tutte le attività legate al meteo, alla terra, per la siccità e le varie condizioni atmosferiche. I nostri avi, non avendo a disposizione le moderne app, si sono affidati ad un metodo della tradizione basato più su condizioni rituali che su basi scientifiche che però almeno in apparenza dava una mano anche solo per avere un’idea e qualche rassicurazione in più.
Che cosa sono e come funzionano i cariennili in Sicilia? L’antico rito della tradizione per avere delle previsioni del meteo
Tra i riti e le tradizioni in Sicilia andiamo a scoprire che cosa sono e come funzionano i cosiddetti cariennili, un antico metodo della tradizione contadina utilizzato per conoscere in largo anticipo il tempo che farà l’anno successivo in una determinata zona.
In passato, l’abbiamo già visto in parte con la festa della Candelora (A Cannilora), ci si affidava a qualcuno o a qualcosa per lenire almeno in parte le preoccupazioni.
L’origine della parola cariennili in Sicilia deriva dal latino calende (Kalendae), un rito di origine pagana utilizzato anche durante la successiva epoca cristiana. Un rito che, anche se con diverse forme, era molto diffuso in altri popoli dell’epoca dalla Mesopotamia con la festa delle sorti (il zakmuk) agli Ebrei (il Sukot).
Ai tempi dell’Impero Romano le calende nel calendario pagano rappresentavano il primo giorno di ogni mese. Nell’epoca cristiana, dopo l’introduzione del calendario gregoriano, per recuperare un paio di giorni di sfasamento tra i due calendari si diede in generale molta importanza al giorno in cui si festeggia Santa Lucia (la festa a Siracusa).
Una ricorrenza molto importante per i cattolici a cui si legano molte tradizioni come quella dell’inizio dei festeggiamenti per il Natale. Tanti riti, tradizioni e aneddoti storici e un legame molto forte con la nostra terra come ad esempio il motivo per cui è molto venerata il giorno della festa di Santa Lucia a Palermo.
Nel dettaglio il rito dei Cariennili in Sicilia si basa nell’attenzionare il tempo nelle giornate che vanno dal 14 (proprio il giorno dopo Santa Lucia) al 25 dicembre. Ogni giorno rappresenta un mese dell’anno: il 14 richiama il meteo dei gennaio, il 15 quello di febbraio, il 16 il mese di marzo e così via fino al giorno di Natale che rappresenta l’ultimo mese dell’anno.
Ci vuole molta attenzione perché non solo ogni giornata rappresenta un determinato mese ma bisogna stare attenti anche ai vari momenti della giornata che rappresentano le diverse decadi di ogni mese. Il tempo della mattina, infatti, corrisponde al meteo che farà nei primi 10 giorni del mese, il pomeriggio alla seconda e la sera agli ultimi 10 giorni del mese.
In altre zone d’Italia le calende di Santa Lucia si calcolano con tempistiche diverse (si arriva fino al giorno dell’Epifania con un confronto fra due giornate per lo stesso mese) ma il metodo alla base è sempre uguale.
Il metodo dei cariennili in Sicilia o delle calende di Santa Lucia non ha una base scientifica ma era l’unico modo disponibile, a metà tra fede e riti pagani, a cui si potevano affidare i nostri avi. Dalla terra, dalle semine e dai raccolti fondamentalmente dipendeva il loro destino.
Certo non si poteva prevedere il temporale (si fa fatica ora con tutti gli strumenti in dotazione) ma ci si poteva regolare sulle temperature, sull’arrivo del freddo o della bella stagione.
Un metodo che nell’epoca moderna, soprattutto nelle persone anziane, è ancora in parte diffuso e che è interessante da provare e constatare un po’ per curiosità, un po’ per gioco e un po’ per vedere se ci prende più o meno.