Festa di Santa Lucia a Palermo – Origini, tradizioni e piatti tipici
Le origini, le tradizioni, i piatti tipici e i motivi per cui a Palermo viene particolarmente ricordata e venerata la figura di Santa Lucia, originaria di Siracusa (di cui è Patrona) ma particolarmente amata nel capoluogo siciliano e nel resto d’Italia.
Tra le festività del mese di dicembre, oltre al Natale, il giorno 13 viene ricordata la figura di una delle Sante più amate dai siciliani: Santa Lucia.
La Santa protettrice della vista è venerata in tutta la Sicilia e in tantissime altre zone d’Italia da Sud a Nord. Una martire cristiana del periodo Romano (intorno al 300 d.C.) uccisa durante le persecuzioni dei cristiani eseguite dall’Imperatore Diocleziano.
La storia di Lucia raccontata in poche righe è quella di una giovane donna di una famiglia benestante, promessa sposa ad un nobile del luogo, che sin da piccola si avvicina al cristianesimo nonostante il periodo delle persecuzioni.
Dopo una grave malattia che colpì la madre, Lucia decise di chiedere l’intercessione di Sant’Agata e, a seguito della guarigione, annunciò la sua volontà vocazionale e l’intento di donare tutti i suoi averi ai poveri.
Il promesso fidanzato non accettò la sua scelta e denunciò la cristianità di Lucia al Proconsole Romano di Siracusa.
Dopo l’arresto Lucia rimase ferma nelle sue posizioni e durante l’interrogatorio resistette a tutti i supplizi inflitti per tentare di esorcizzarla, fino al martirio.
Festa di Santa Lucia a Palermo – Le origini, i motivi, le tradizioni e i piatti tipici in onore della giovane donna
Santa Lucia viene venerata in tantissime località in Italia, in Europa e nel Mondo. Tante le città in Italia che nel giorno di Santa Lucia la ricordano, a partire da Siracusa, sua città natale di cui è Patrona (la festa di Santa Lucia a Siracusa).
In Sicilia viene ricordata in tantissimi Paesi ma la giovane donna ha un rapporto particolare soprattutto con la città di Palermo.
Per i palermitani in termini di devozione, dopo la Patrona Santa Rosalia, viene Santa Lucia. Il motivo è legato ad un miracolo avvenuto in piena carestia proprio nel giorno di Santa Lucia.
Nel 1646 una grave carestia colpì la città di Palermo. La gente era allo sbando fino a quando, proprio nella giornata in cui si venera la figura della Santa, una nave carica di grano arrivò al porto di Palermo.
In quei giorni la fame era troppa quindi si decise di non macinare il grano per fare la farina ma di mangiarlo subito dopo averlo bollito, creando così una prima versione della “cuccia”.
Per commemorare questo momento della storia della città, sin da allora, ogni anno nel giorno di Santa Lucia i palermitani non mangiano prodotti derivati dalla farina di grano (pasta e pane).
Il posto viene preso dall’Arancina, infatti questo giorno viene ironicamente definito l’Arancina-day. Un piatto della nostra tradizione consumato in tutte le sue varianti da quelle classiche (burro e ragù) alle ultime più innovative e gourmet.
Sin dalla mattina, infatti, vengono consumate vaste quantità di arancine, in tutte le ore della giornata.
Altri piatti tipici preparati durante il giorno di Santa Lucia sono le classiche panelle e crocché, il riso con gli “sparacieddi” (broccoletti), il riso al forno o il grattò di patate (gateau) che in alcuni casi veniva fatto anche con il riso.
Per quanto riguarda il dolce viene preparata la cuccìa, un dolce molto semplice composto da grano bollito condito da ricotta e cioccolato (o cannella).