Feste & Tradizioni siciliane

Le origini e le tradizioni della festa dell’Immacolata in Sicilia

Tra le ricorrenze religiose ecco le origini, le tradizioni e i piatti tipici preparati per la festa dell’Immacolata in Sicilia che ogni anno calendario alla mano “inaugura” il periodo delle festività natalizie.

Come da tradizione dall’8 dicembre, infatti, si iniziano ad addobbare le case con decorazioni, presepi e alberi di Natale dando il via alla festività più sentita dai credenti e non.

La festa dell’Immacolata Concezione in Sicilia (nella foto il dipinto dell’Annunciata di Antonello da Messina) è una delle più sentite anche per l’antico legame con la nostra terra. Molti infatti non sanno che l’Immacolata è (il titolo non gli è mai stato tolto) la Patrona del Regno delle Due Sicilie e l’istituzione della festa dell’8 dicembre da parte della chiesa cattolica dipende proprio dal culto molto radicato in Sicilia e in tutto il Mezzogiorno d’Italia.

Festa dell’Immacolata in Sicilia: origini, tradizioni e piatti tipici della ricorrenza

Le origini e la diffusione del culto dell’Immacolata in Sicilia risalgono all’VI secolo quando dall’Oriente arrivarono i Bizantini (una delle tante dominazioni nel corso della storia in Sicilia) che importarono il culto.

Durante il periodo normanno continuò a diffondersi fino a quando nel XV secolo, dopo il Concilio di Trento, sull’isola si formarono diverse confraternite che continuarono a diffondere il culto con diverse città siciliane che proclamarono l’Immacolata come Patrona (tra cui Palermo in pieno periodo di peste prima del miracolo di Santa Rosalia e insieme alle 4 sante patrone).

Il 23 febbraio del 1643, durante la dominazione spagnola, il viceré e capitano Don Juan Alfonso Henriquez de Cabrera proclamò l‘Immacolata Concezione Patrona del Regno delle due Sicilie.

La festa dell’Immacolata Concezione, dopo varie controversie sul tema, è stata ufficialmente istituita dalla chiesa cattolica solo nel 1854 da papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus dell’8 dicembre di quell’anno che proclama il dogma cattolico che sancisce come Maria sia stata preservata immune dal peccato originale dalla nascita.

Pio IX decise di istituire questa festa dopo aver trascorso un periodo nel Regno delle Due Sicilie a seguito dei moti rivoluzionari dovuti alla nascita della Repubblica Romana nel 1849. Durante il soggiorno, prima a Gaeta e poi a Portici, si rese conto di quanto fosse radicato il culto dell’Immacolata in tutto il Regno.

La festa dell’Immacolata in Sicilia è molto diffusa e radicata in tutta la Regione. In tante città, infatti, non mancano la tradizionale novena dell’Immacolata, le processioni e i riti che come per ogni festa legano la fede al folklore. Come a Siracusa dove la notte dell’Immacolata avviene la cosiddetta “notturna” con una banda che suona tra i vicoli di Ortigia.

A Scordia, nel catanese, i giovani portano in processione delle croci di canna con ampi panni con l’immagine dell’Immacolata; a Scicli invece c’è il rito di dedicare delle “canzoncine” all’Immacolata, mentre a Calatafimi Segesta la processione avviene nelle ore notturne tra canti e falò. Nell’agrigentino a Canicattì si preparano dei grandi falò chiamati “vamparotti”.

In giro per la Sicilia si svolgono tante altre feste dell’Immacolata come a Termini Imerese, Altofonte e Montelepre nel palermitano, a Floridia nel siracusano e a Caltagirone, solo per citarne alcune (tutte chiaramente “sospese” per via della pandemia).

Tra i piatti tipici preparati per il giorno della festa dell’Immacolata in Sicilia ci sono alcune preparazioni realizzate anche per altre festività come lo sfincione la sera della “vigilia”, i cardi in pastella (i carduna), la pasta al forno (gli anelletti nel palermitano), la muffuletta condita con olio e acciughe preparata anche per la festa del giorno dei morti.

Per quanto riguarda i dolci invece ci sono il cosiddetto petrafennula, un misto tra torrone e croccantino realizzato con mandorle, miele, bucce di cedro e arance, e il buccellato (o cuccidatu) il Re dei dolci siciliani per il Natale che da tradizione viene preparato in Sicilia a partire dal giorno della festa dell’Immacolata.

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