Feste & Tradizioni siciliane

Il rito del giro dei sepolcri: che cos’è e in cosa consiste

Durante la Settimana Santa il giovedì, dopo la messa in Coena Domini in cui si ricorda l’ultima cena di Gesù, si ripete il rito del giro dei sepolcri o giro delle sette chiese, un’usanza molto diffusa in Sicilia e in tutta Italia soprattutto nelle Regioni del Sud.

Il rito non è certificato dalla dottrina della religione cattolica ma tradizionalmente anche nell’era moderna è abbastanza praticato con usanze, decorazioni e riferimenti che rimandano alla Passione e alla Resurrezione di Cristo.

Il rito del giro dei sepolcri o delle sette chiese: che cos’è, l’origine e in cosa consiste

Tra i riti della Settimana Santa in Sicilia nella giornata del giovedì Santo che inaugura il triduo pasquale è immancabile il giro dei sepolcri o delle sette chiese.

Dopo la messa in Coena Domini in cui viene svolto il rito della lavanda dei piedi e il ricordo dell’Ultima Cena, infatti, nelle chiese si allestiscono degli altari in cui viene conservata l’Eucarestia consacrata in attesa del venerdì Santo quando sarà distribuita ai fedeli. Il giorno del venerdì Santo, infatti, non vengono celebrate le messe e quindi non si può consacrare l’Eucarestica che viene “conservata” il giorno prima.

Nella liturgia cattolica questi altari vengono chiamati con il nome di altare della reposizione che non coincide con quello in cui di solito viene riposto il Santissimo Sacramento. Nella tradizione l’altare della reposizione viene decorato e addobbato con fiori bianchi, candele e vari simboli che rimandano alla Passione di Cristo.

L’altare della reposizione nella tradizione popolare viene chiamato con il nome di sepolcri e tra i riti del giovedì Santo c’è proprio quello di fare il giro dei sepolcri o andare a fare i sepolcri.

In che cosa consiste il rito del giro dei sepolcri o delle sette chiese?

In pratica questo rito prevede che ogni fedele visiti le chiese con gli altari della reposizione allestiti. Secondo la tradizione si devono visitare 5 sepolcri che simboleggiano le piaghe di Cristo o 7 sepolcri che rimandano ai dolori della Madonna (da qui l’origine dell’altro nome del giro delle sette chiese).

Il numero 7 tra l’altro è molto presente ed importante nella religione cattolica, infatti, rimanda anche ai 7 gradi della perfezione, alle 7 sfere celesti, ai 7 rami dell’albero cosmico e ai 7 maggiori pianeti del sistema solare.

Secondo altre fonti il giro dei sepolcri può essere composto dalla visita anche a 3 chiese, l’importante è che il numero dei sepolcri visitati sia sempre dispari.

Durante la visita il fedele in ogni chiesa dovrebbe recitare il Gloria, l’Ave Maria e il Padre nostro.

In Sicilia nell’allestimento degli altari della reposizione per il giro dei Sepolcri è consuetudine addobbare gli altari con i “lavureddi”, una composizione realizzata il primo giorno della Quaresima con dell’ovatta, semi di grano e di legumi principalmente lenticchie. Queste composizioni sono poste al buio e innaffiate durante la Quaresima fino a quando avviene la germogliazione intorno al periodo del giovedì Santo.

I lavureddi con la germogliatura dei semi simboleggia il passaggio dalla morte alla Resurrezione di Cristo.

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