Guida turistica della Sicilia (online)

Cosa vedere a Marzamemi tra il borgo e le spiagge da visitare

Andiamo alla scoperta su cosa vedere nel borgo di Marzamemi, uno dei luoghi più caratteristici della Sicilia, tramite la nostra guida che racchiude un viaggio attraverso la storia, la descrizione dell’attraente piazza Regina Margherita con le due chiese intitolate a San Francesco di Paola, il palazzo di Villadorata e la tonnara, insieme alle spiagge da visitare e una serie di cose da fare nei dintorni del borgo di pescatori.

La storia di Marzamemi e le origini del nome

Marzamemi è un piccolo borgo sorto nei pressi di un antico approdo naturale utilizzato dai pescatori che fa parte del Comune di Pachino, in provincia di Siracusa.

Sulle origini del nome ci sono diverse tesi: la prima si base sulle origini delle parole arabe marsa (porto) e memi (piccolo); la seconda, invece, si basa su uno studio linguistico di Corrado Avolio che riconduce la parola araba marsà al-ḥamāma al significato di “baia delle tortore” perché la zona è molto frequentata dalle tortore in primavera; l’ultima opzione è teorizzata dallo scrittore Antonino Terranova che riprende la parola araba memi riconducendola alla figura di Eufemio, un comandante della flotta bizantina che decise di allearsi con gli Arabi che si apprestavano alla conquista dell’isola: da qui il significato delle due parole porto (marsa) di Eufemio (memi).

Le origini di Marzamemi si rifanno al periodo della dominazione Araba intorno all’anno mille anche se la struttura odierna risale al periodo del 1600, sotto la dominazione spagnola, e alla successiva restaurazione per mano dei Villadorata. La storia di Marzamemi è strettamente collegata alle sorti della tonnara; nel 1655 venne acquistata dal barone Simone Calascibetta di Piazza Armerina che contribuì alla crescita del borgo. I suoi discendenti però, a seguito di vari debiti accumulati, furono costretti alla vendita della tonnara che passò in mano alla famiglia Nicolaci di Noto, gabellotti di tonnara che già la detenevano in affitto. I Nicolaci, soprattutto sotto la guida di Corrado Nicolaci Principe di Villadorata, condussero il piccolo villaggio di pescatori alla massima crescita attraverso una profonda ristrutturazione, la costruzione del Porto Fossa e l’istituzione nel 1912 di uno stabilimento di lavorazione del tonno diventando una delle tonnare più importanti della Sicilia fino alla prima metà del Novecento.

Dopo aver toccato l’apice con l’intensivo sfruttamento della pesca del tonno, il destino della tonnara di Marzamemi, un po’ come per tutte le altre tonnare, si avviò verso un lento declino fino alla chiusura del 1969. Il borgo di Marzamemi però da allora lentamente è stato riscoperto dai turisti diventando una delle mete da visitare in Sicilia per la sua piazza, i suoi vicoli e il suo fascino unico.

Cosa vedere a Marzamemi: la guida per visitare il borgo

Marzamemi si estende lungo due isole a largo del Mar Ionio: Marzamemi grande e isola piccola. L’Isola Grande si trova nell’area dell’antico porto di Fossa che ora ospita un moderno porto turistico. L’isola piccola, conosciuta anche come Isola Brancati, è caratterizzata dalla presenza di una villa rossa appartenente alla famiglia di Raffaele Brancati (da cui prende il nome), cugino dello scrittore Vitaliano Brancati originario di Pachino.

Il fulcro centrale del borgo è rappresentato dalla piazza Regina Margherita, ed è proprio da lì che inizia la nostra guida su cosa vedere a Marzamemi.

La piazza, di forma quadrangolare, rappresenta uno dei luoghi più amati dai turisti che visitano la Sicilia. Intorno alla piazza è possibile passeggiare tra i vicoli del borgo che custodiscono le antiche casette dei pescatori, di chiara impronta araba, molte delle quali sono state trasformate in attività turistiche. Tra le più conosciute da segnalare quella della “casa del forno”, chiamata così perché all’interno è custodito un forno in muratura che all’epoca riforniva di pane gli abitanti del borgo e i lavoratori della tonnara.

le casette di Marzamemi
Uno scorcio tipico delle casette del borgo di Marzamemi

Nell’affascinante cornice della piazza Regina Margherita spiccano le due chiese, entrambe dedicate a San Francesco di Paola, protettore dei pescatori e Santo Patrono del borgo di Marzamemi. Da un lato è presente la chiesa nuova, risalente al 1950, con una facciata in pietra arenaria, il caratteristico tetto a capanna e un bel rosone al centro. L’interno è ad una navata con abside poligonale e una volta neogotica che si rifà alla facciata; da qui prende il via la processione per i festeggiamenti del Santo Patrono, il terzo lunedì del mese di agosto.

chiesa nuova
Chiesa nuova di Marzamemi

La nostra guida su cosa vedere a Marzamemi prosegue dall’altro lato della piazza dove è visibile la chiesa antica di San Francesco di Paola costruita nei pressi della tonnara e del palazzo di Villadorata dallo stesso Principe. Il tetto della chiesa durante la Seconda Guerra Mondiale ha subito dei gravi danneggiamenti che hanno portato alla chiusura e alla sconsacrazione del luogo.

La facciata dispone di un portale in stile barocco che al di sopra presenta una finestra rotonda. In alto è visibile la caratteristica torretta campanaria. Nonostante la chiusura la chiesa antica è uno dei simboli di Marzamemi; recentemente sono iniziati dei lavori di restauro per un progetto di recupero e di apertura di un possibile museo.

chiesa antica di Marzamemi
Chiesa antica di Marzamemi

Cosa vedere a Marzamemi: la tonnara e il palazzo di Villadorata

La chiesa è legata da un arco alla struttura della tonnara che nella piazza presenta l’accesso al Palazzo di Villadorata. Il palazzo è risalente al 1752 su progetto dell’architetto spagnolo Vermexio in stile tardo barocco con l’utilizzo della pietra arenaria. L’edificio fa parte di un grande complesso diviso in due parti: dalla parte della Balata è presente l’ingresso della tonnara, mentre dalla piazza è ubicato l’ingresso alla residenza del palazzo del Principe.

La nostra guida per visitare Marzamemi prosegue dal palazzo di Villadorata, dalla sobria facciata, che presenta all’ingresso un portale a forma di arco che al centro riporta una chiave e lo stemma della famiglia, mentre in alto sono visibili delle antiche grondaie in pietra in cui sono raffigurati dei volti umani. Sopra al palazzo è presente una sorta di piccola torre, prima utilizzata per controllare l’arrivo di navi e poi come terrazzo della residenza. La torre riporta dei caratteristici pinnacoli e delle decorazioni di figure geometriche in bassorilievo.

palazzo di Villadorata
Il palazzo di Villadorata

Una volta entrati vi accoglie un elegante cortile da cui si accedeva alle stanze del palazzo, saccheggiate di tutti gli averi durante la Seconda Guerra Mondiale (anche se recentemente restaurate). Da una scala in pietra, infatti, si può accedere all’appartamento del Principe che ha un balconcino che si affaccia al magazzino della tonnara, chiamato “camperia” o “loggia degli sceri” (il deposito delle imbarcazioni), in cui il Principe all’epoca verificava direttamente dal suo appartamento il regolare svolgimento dei lavori.

Passando sotto l’arco si accede al Vicolo di Villadorata (pieno di locali di ogni genere) che collega la piazza alla Balata in cui si affaccia la tonnara di Marzamemi presente sin dai primi insediamenti di epoca araba anche se, come abbiamo visto, la struttura attuale risale ai rifacimenti effettuati dai Nicolaci.

tonnara di Marzamemi
Tonnara di Marzamemi

Il complesso viene utilizzato come location per manifestazioni culturali, matrimoni, ricevimenti ed eventi vari organizzati tra gli ambienti della terrazza, del cortile e della loggia degli scieri con le sue caratteristiche arcate.   

La Balata rappresenta lo storico porto naturale di Marzamemi, il cui nome deriva dalla pavimentazione formata da lastricati di calcare. In questo luogo da non perdere una passeggiata al tramonto con il sole che illumina gli edifici e il mare intorno al borgo.

Le spiagge, le cose da fare e i posti da visitare nei dintorni di Marzamemi

Tra le cose da fare a Marzamemi e dintorni è possibile effettuare tramite vari operatori un’escursione in barca (anche in snorkeling) per vedere il sito delle colonne Romane, situato a circa mezzo miglio della costa di Marzamemi. Nell’area, a circa 7 metri di profondità, sono visibili delle colonne semilavorate e dei blocchi squadrati. Gli studiosi hanno datato i reperti intorno al III secolo d.C. e secondo loro sono provenienti dall’isola di Marmara per il caratteristico marmo di colore bianco con venature azzurrine utilizzato da quelle parti. I reperti erano su una nave Romana che probabilmente perse il carico o naufragò nella zona.

Nel borgo di Marzamemi tra cose da vedere segnalate nella nostra guida non mancano le spiagge in cui rilassarsi; dalla piazza proseguendo verso nord, dopo l’area dei parcheggi, incontriamo la spiaggia del Litorale Spinazza di Marzamemi, un tratto che presenta una parte rocciosa (nelle vicinanze del borgo) e una parte sabbiosa con lidi attrezzati. Il litorale prosegue tra piccole calette fino a ricongiungersi con la spiaggia di San Lorenzo a Noto all’interno della riserva naturale di Vendicari.

litorale Spinazza
Litorale Spinazza di Marzamemi

Proseguendo dalla piazza in direzione del porto di Fossa (verso Portopalo di Capo Passero) incontriamo nel territorio di Marzamemi, a circa 1,5 km dal centro del borgo, la piccola spiaggia Cavettone con sabbia dorata, delimitata da pareti rocciose.

Tra le altre cose da vedere nei dintorni di Marzamemi potete visitare scendendo verso sud la spiaggia di Morghella di Pachino, la grotta di Calafarina, la vicina città marinara di Portopalo di Capo Passero con l’Isola delle Correnti (e l’omonima spiaggia) e le spiagge di playa Carratois, Punta delle formiche e lo Scalo delle Mandrie, fino ad arrivare lungo la costa alle città ragusane del sud-est della Sicilia come Ragusa, Modica e Scicli.

Dal borgo di Marzamemi a salire in direzione nord, invece, da non perdere la capitale tardo barocca di Noto insieme alla riserva di Vendicari con la spiaggia di Calamosche, passando per la spiaggia di Gallina di Avola fino a proseguire verso la storica città di Siracusa con l’affascinante piazza Duomo e i vicoli di Ortigia, il Teatro Greco e l’orecchio di Dionisio inclusi nell’area archeologica di Neapolis, la necropoli di Pantalica.

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