Cosa vedere a Castelmola: luoghi e posti da visitare
Andiamo a conoscere uno dei borghi più belli in Sicilia con la nostra guida su cosa vedere e i posti da visitare nel borgo di Castelmola in provincia di Messina.
Un piccolo centro che si contraddistingue per la posizione in cui sorge: sulla vetta di una imponente roccia calcarea da cui si gode di un panorama che offre una bellissima vista di Taormina e della costa orientale della Sicilia. Da qualche anno Castelmola fa parte della lista dei borghi più belli d’Italia.
- Storia e e origini del borgo
- Cosa vedere a Castelmola: la guida dei posti da visitare
- Cosa vedere a Castelmola: le chiese e il Duomo di San Nicolò
- Cose da fare: belvederi e punti panoramici di Castelmola
Storia e origini del borgo di Castelmola
Castelmola è un piccolo comune di circa 1100 abitanti, situato a 550 metri sopra il livello del mare e a 4 km da Taormina. All’origine nacque come un piccolo centro per proteggere le spalle alla più grande Taormina da possibili attacchi stranieri; infatti per la sua posizione viene definita l’acropoli di Taormina (per i greci l’acropoli è la parte più alta e fortificata della polis).
Il nome originario del borgo era Mola, per la somiglianza della forma della roccia in cui si sviluppa ad una mola di pietra, come quelle usate nella macina dei mulini. Con il passare dei secoli però si decise di cambiare la denominazione per la presenza e il ruolo storico del castello nell’attuale Castelmola.
Il primo insediamento da parte dell’uomo è risalente all’età del ferro (VIII secolo a.C.) con la formazione di “Mylai” (primo nome di Castelmola) come testimoniano alcuni reperti trovati nella necropoli del Cocolonazzo. Tra il 396 e il 392 a.C. Dionisio, tiranno di Siracusa, tentò di conquistare il centro ma ci riuscì solo nel 392 a.C. Il centro, dopo i continui attacchi, fu distrutto e poi ricostruito da Andromaco. Il borgo di Castelmola venne nuovamente distrutto dall’invasione degli Arabi nel 902 (resistette solo il castello) i quali poi si diressero verso Taormina passando sotto la storica “Porta dei Saraceni” (ancora visibile nel territorio al confine con Taormina).
Nel 1078 i Normanni liberarono il centro di Mola e diedero vita alla ricostruzione del borgo. La storia di Castelmola continua con successive dominazioni, fino ad arrivare al secolo scorso quando il borgo nel 1928 venne dapprima annesso al comune di Taormina fino al 1947 per poi tornare ad essere un comune autonomo.
Cosa vedere a Castelmola: la guida con i luoghi e posti da visitare
La nostra guida su cosa vedere a Castelmola inizia dall’ingresso principale: la piazza-belvedere di S. Antonio, costruita nel 1954, con un pavimento a forma di mosaico decorato da quadri e rombi in pietra bianca e lavica. Nella piazza è situato l’Antico Arco, costruzione databile intorno al 900 d.C. ispirata all’architettura dell’epoca greco-romana.
Intorno agli anni ’50, prima del rifacimento della piazza S. Antonio, l’arco era collocato dopo la Porta di Mola (che vedremo successivamente poiché è stata spostata nel Castello) che dava l’accesso al borgo. Dopo la costruzione della piazza l’arco è stato posto su alcuni gradini in pietra calcarea.
A destra si sale verso il Castello percorrendo una scalinata che arriva fino al punto più alto del borgo che ci regala una vista meravigliosa della zona. Le origini di questo castello sono incerte, anche se nel Medioevo è chiaro l’utilizzo come Fortezza. Si ipotizza la sua prima costruzione intorno al IX-X secolo, durante il periodo greco – bizantino, per opera di Costantino Caramalo con l’intento di difendere Taormina e la stessa Castelmola dalle invasioni arabe. A testimonianza di tutto ciò nel Duomo di Castelmola è collocata una lapida marmorea che riporta: “Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia”.
Durante il periodo normanno furono costruite delle mura per renderlo una tipica fortezza medievale. Oggi della struttura originaria rimangono (e sono visitabili) solo i resti delle mura e l’antica Porta di Mola, posta in passato all’ingresso del borgo che negli anni ’50 venne spostata per completare un tratto di strada. Su questa porta è inciso il simbolo di Castelmola, ossia il “Castello a tre torri”, e la frase che rafforza l’idea di Fortezza: “Castello Fedele a Sua Maestà – Anno 1578”.
La visita al Castello di Mola, oltre ai resti delle mura, ci propone una splendida vista dei paesi limitrofi e delle bellezze naturali che circondano la zona. Sempre nella zona del castello è visitabile la cappella della Madonna della Scala scavata in una grotta e che all’interno conserva un dipinto ad olio della Madonna di autore e periodo ignoti.
Cosa vedere a Castelmola: le chiese e il Duomo di San Nicolò
La nostra guida su cosa vedere a Castelmola prosegue tornando in piazza S. Antonio, a sinistra una scalinata ci conduce verso la chiesa di S. Giorgio, costruzione dall’origine incerta (tra il XV e il XVII secolo), che presenta una particolare torre campanaria arricchita nei vertici angolari da 4 pinnacoli piramidali. La facciata si presenta molto sobria, mentre la struttura della chiesa è ad una navata più una cappella del Crocifisso che è stata costruita sul fianco destro dell’edificio.
All’interno sono custodite due tele di una certa rilevanza che raffigurano la Madonna del Rosario con Santi Domenicani e Francescani e Padre Eterno e Immacolata, entrambi originari del XVII secolo di autori ignoti. La chiesa custodisce anche una statua lignea dell’Immacolata del ‘700, un affresco settecentesco della Pietà, la statua di San Giorgio, Patrono di Castelmola, e un antico organo in legno ancora funzionante.
Nella piazza della chiesa Madre sorge il Duomo di San Nicolò di Bari, detta anche la Parrocchiale, originaria del XVI secolo ma ricostruita nel 1935 ricoprendo l’originario stile romanico-gotico. Tuttavia la chiesa conserva alcuni elementi della precedente struttura come il portale laterale, l’arcata del coro, gli altari e il pulpito in noce intarsiato, tutti datati intorno al XVIII secolo. All’interno sono da vedere le tele della Madonna in trono col Bambino tra i Ss. Rocco e Michele (seconda metà del XVI secolo), lo Sposalizio della Madonna e di S. Giuseppe (XVII secolo) e la tela che ritrae S. Michele (XVIII secolo). Nel Duomo di Castelmola sono presenti anche due statue lignee che raffigurano Maddalena e la Madonna del Rosario, databili intono al XVIII secolo.
A Castelmola meritano la visita anche altri due chiese ricche di storia ossia quella di San Biagio e dell’Annunziata. La prima, la più antica di Castelmola, è stata costruita dopo la visita di S. Pancrazio da Taormina del 40 d.C. che in quel tempo iniziò a diffondere la religione cristiana. La chiesa sorge vicino ad una roccia con un piazzale che regala un altro unico punto belvedere della zona circostante. La struttura ha uno stile molto semplice, nel corso degli anni ha subito vari danneggiamenti ma negli anni ’90 è stata restaurata. All’interno è possibile vedere un affresco della “Madonna col Bambino, San Biagio e figure angeliche” che risale intorno al ‘700.
Altro luogo di culto ricco di storia è rappresentato dalla chiesa dell’Annunziata, edificata su volere di Ruggero il Normanno intorno al 1100 per ringraziare la Madonna per la vittoria sui Saraceni. Anche questa chiesa ha una facciata molto semplice su cui si distingue un notevole portale all’ingresso principale che risale al periodo tardo-romanico.
Nell’itinerario dei luoghi e dei monumenti da vedere a Castelmola segnaliamo anche:
- l’ex chiesa di S. Antonino, costruita intorno al XIV-XV secolo. Nel corso degli anni ha subìto vari danneggiamenti ed è stata anche sconsacrata, ma negli ultimi tempi è stata recuperata dal comune e attualmente è sede dell’auditorium comunale;
- i pozzetti romani dell’originaria Mylai costruiti da Andromaco nel 367 a.C. nella zona di Piano delle Ficare. Si tratta di antiche cisterne (o stagnoni), frequentemente utilizzati nel periodo greco-romano per la raccolta delle acque;
- la necropoli del “Cocolonazzo” risalente al periodo tra il X e il VII secolo a.C. dotata di tombe a grotticella artificiale da cui sono state recuperati numerosi reperti in mostra al museo di Siracusa;
- la Porta dei Saraceni, antica costruzione in pietra locale che si trova nei pressi della necropoli Cocolonazzo che divide i comuni di Castelmola e Taormina. Viene ricordata perché durante l’invasione araba venne attraversata dai Saraceni che, dopo aver conquistato l’antica Mola, si diressero verso la vicina Taormina che venne distrutta quasi interamente.
Cose da fare: belvederi e punti panoramici di Castelmola
Il territorio di Castelmola è ricco di belvederi e punti panoramici dai quali, affacciandosi come da un balcone, si può avere una splendida vista di Taormina, della baia di Giardini Naxos e di parte della costa jonica, dell’Etna e dei paesi alle sue pendici, fino ad arrivare (dall’altra parte) al Capo di S. Alessio, allo Stretto di Messina e alle coste della Calabria.
Il punto belvedere principale è rappresentato dalla piazza S. Antonio, ma ci sono altri punti che offrono una vista da non perdere come il Castello e gli spiazzali del Duomo di S. Nicolò e della Chiesa di San Biagio.
Concludiamo il racconto su Castelmola con il prodotto tipico che è rappresentato da un particolare vino alla mandorla e con la festa del Patrono S. Giorgio che si svolge il 23 aprile, giorno in cui è portata in processione la statua del Santo a cavallo tra le vie del borgo medievale.