Cosa vedere e fare a Scopello tra il borgo, le spiagge e la tonnara
Tra le mete da visitare durante una vacanza nella Sicilia occidentale da non perdere una passeggiata nel caratteristico borgo di Scopello con la nostra guida su cosa vedere e fare tra il baglio, la tonnara con i suoi faraglioni, le spiagge e il mare a Scopello e nei dintorni fino ad arrivare alla riserva dello Zingaro.
Scopello è un piccolissimo borgo con un centinaio di abitanti che fa parte del Comune di Castellammare del Golfo, lungo il litorale trapanese. Il suo nome deriva dal greco Scopelos, ossia scogli in riferimento ai faraglioni che si trovano dinanzi la tonnara.
La storia di Scopello ha delle origini molto antiche; l’area in cui sorge il borgo sin dall’antichità è stata abitata da varie civiltà, il primo popolo riconosciuto fu quello degli Elimi che nella zona fondarono diverse città come Erice, Segesta ed Entella utilizzando gli approdi sulla costa per scopi commerciali.
Secondo alcune tesi sostenute da diversi studiosi la zona costiera intorno a Scopello tra la baia di Guidaloca e i faraglioni si lega alla storia della città romana di Cetaria, il cui nome deriva proprio dall’attitudine alla pesca del tonno. Cetaria scomparve dalle pagine di storia, probabilmente distrutta durante la dominazione Araba. Durante l’epoca degli Svevi, sotto la guida di Federico II, il borgo di Scopello venne concesso al piemontese Oddone de Camerana e ad alcuni cavalieri lombardi. Nel 1237, a seguito di continue invasioni di pirati lungo la costa, questi ultimi si spostarono verso Corleone, mentre il borgo passò sotto la guida della città di Monte San Giuliano (Erice).
Durante il periodo Borbonico Ferdinando II di Borbone nominò il bosco intorno a Scopello come riserva reale di caccia. Per questo motivo durante la spedizione dei Mille i piemontesi faticarono non poco per avere la meglio sugli abitanti del luogo.
- Cosa vedere nel borgo di Scopello
- La storia e le info per visitare la tonnara e i faraglioni di Scopello
- Cosa fare nei dintorni di Scopello: tra le spiagge e il mare
Cosa vedere a Scopello: una passeggiata tra il baglio e il borgo
La storia recente di Scopello si intreccia con quella del baglio, risalente al ‘700 anche se secondo alcuni ha una possibile origine normanna. Attorno al baglio nei secoli si formò il borgo di Scopello con la piazzetta, la chiesa, i vicoli e le case.
La nostra guida su cosa vedere a Scopello inizia salendo verso il borgo tramite la SP63. Una volta arrivati (sulla sinistra è disponibile un parcheggio) dopo pochi passi si accede al borgo, prima della piazzetta sulla destra è visibile la semplice facciata della chiesa Santa Maria delle Grazie con due caratteristiche torrette campanarie ai lati, di costruzione recente. Poco più avanti vi è l’omonima chiesa-giardino, un ampio spazio donato alla chiesa che è stato trasformato in un luogo di culto all’aperto immerso nella natura tra piante, fiori e alberi.
La piazzetta di Scopello, chiamata piazza Nettuno, sorge intorno al baglio con un abbeveratoio di pietra al centro e una pavimentazione lastricata. Il baglio settecentesco è un caratteristico cortile che ora ospita diverse attività turistiche. In passato questa corte accoglieva qualche abitazione, le stalle e i depositi di foraggi e formaggi. Per accedere al baglio si passa sotto un arco che fa da set a tanti servizi fotografici dei visitatori.
Ancora più in alto il borgo è circondato dal bosco di Scopello. Nella piazzetta, tra i vicoli del borgo e intorno al baglio, è possibile passeggiare e godersi una delle tipiche pietanze del luogo in completo relax nei vari locali presenti.
Dalla piazzetta volgendo lo sguardo verso l’alto si può intravedere la torre Bennistra datata intorno al XVI secolo, una delle tante torri presenti lungo la costa per difendersi dagli attacchi dei pirati.
Dal borgo si può salire verso la torre, circa 20 minuti di cammino attraverso un sentiero segnalato (si parte dalla sinistra del parcheggio), per ammirare da vicino la torre a pianta circolare recentemente restaurata e rimanere incantati dinanzi ad un panorama unico della costa di Scopello con le altre torri, i faraglioni, la riserva dello Zingaro e l’insenatura del Golfo di Castellammare.
Cosa fare a Scopello: la tonnara e i faraglioni (info biglietto)
La nostra guida tra le cose da vedere a Scopello prosegue dal borgo scendendo verso la tonnara. Lungo la carreggiata, a difesa della tonnara, tra l’incantevole panorama si scorgono due torri: la prima risalente al 1200 di cui rimangono solo alcune tracce dei ruderi; poco più in alto è possibile ammirare in tutto il suo splendore l’altra torre, progettata dall’ingegnere Camilliani intorno al XVI secolo.
Le due torri fanno parte del sistema difensivo della tonnara, quella più antica fa parte dell’originale struttura. La tonnara di Scopello, edificata nei pressi di un porto naturale utilizzato dai vari popoli, è uno degli edifici più antichi del genere in Sicilia. Le prime tracce documentabili risalgono al XIII secolo ai tempi dell’appartenenza al demanio di Monte San Giuliano (Erice), ma forse già da prima era presente qualche struttura con la stessa funzione.
La tonnara passò sotto le mani della famiglia Sanclemente che la ampliò e gli diede una prima forma simile a quella attuale. Dopo una serie di passaggi l’ultima erede la donò al Collegio dei Gesuiti e al Monastero di Sant’Andrea di Trapani. Dopo lo scioglimento definitivo degli ordini nei primi anni post Unità d’Italia la tonnara passò al demanio che la mise in vendita. Nel 1874 venne acquistata da vari proprietari tra cui c’era la storica famiglia dei Florio i cui eredi sono ancora tra i proprietari attuali.
La struttura della tonnara con il passare dei secoli ha subìto vari ampliamenti partendo dalla base dell’antico nucleo del baglio della tonnara presente sotto la roccia. Le modifiche realizzate dai vari proprietari hanno aggiunto diversi magazzini (chiamati marfaraggiu) come quelli dei depositi del sale, dei sugheri, delle reti, dei remi e la loggia chiamata in gergo tecnico appenditoio (dove venivano appesi i tonni). Durante la gestione dei Gesuiti fu aggiunta (o restaurata) una chiesetta in stile barocco insieme all’abitazione dei rais (il responsabile) e dei tonnaroti. Sotto i Florio, invece, ci furono altri restauri e l’aggiunta di un piano ad uno degli edifici del baglio per ospitare uffici amministrativi, rinominato come la Palazzina Florio.
L’ultima mattanza è datata nel 1984; dopo quella data la tonnara chiuse per poi riaprire negli ultimi anni sotto forma di struttura turistica e come location per matrimoni ed eventi vari come le riprese di diversi film e serie tv come un episodio di Montalbano.
Tra gli ambienti dei vari edifici della tonnara sono stati allestiti un museo sui riti, gli strumenti e su come veniva effettuata la pesca del tonno e alcune camere in cui soggiornare dinanzi allo spettacolo offerto dalla baia con le meraviglie dei faraglioni di Scopello.
Tra le cose da fare a Scopello è possibile anche visitare l’interno della tonnara e farsi un bagno nei pressi della spiaggia allestita dinanzi i faraglioni (senza soggiornare). Per visitare la tonnara è previsto un costo del biglietto di 7 euro a persona anche per i ragazzi (+ 5 euro per il parcheggio) che include la visita guidata alla tonnara e al museo, la possibilità di utilizzare la sdraio e di passare una giornata a stretto contatto con il mare e i faraglioni di Scopello. Chiaramente vale la pena dedicare un’intera giornata di relax soprattutto in periodi poco affollati. L’orario di apertura va dalle 9.00 alle 19.00.
Tra le altre cose da fare a Scopello è possibile effettuare anche dello snorkeling e delle immersioni subacquee nei pressi del tratto della tonnara che sin dal periodo degli antichi popoli è stato molto frequentato, come testimoniano alcuni reperti di varie epoche presenti in una sorta di museo sommerso dei Faraglioni di Scopello.
Cosa vedere a Scopello e nei dintorni: tra il mare, le spiagge e la riserva dello Zingaro
Tra le altre cose da fare e da vedere a Scopello e nei dintorni da non perdere il lungo tratto di costa che da una parte arriva a Castellammare del Golfo e dell’altra si ricongiunge alla nota località di San Vito Lo Capo con cui il borgo di Scopello condivide un gioiello della natura.
Dal borgo di Scopello, dopo la spiaggia dei Faraglioni, andando in direzione est lungo la strada provinciale si incontrano diverse spiagge a partire da Cala Alberelli (o Cala dell’Alberello), la piccola Cala Bruca fino ad arrivare alla spiaggia di Guidaloca, un tratto di mare color azzurro limpido, riparato dal vento, con una spiaggia attrezzata di sabbia e ghiaia. Nei pressi della spiaggia è presente la torre di Guidaloca, altra struttura difensiva eretta nel XVI secolo.
A seguire incontriamo delle spiagge più selvagge come quelle di Cala Rossa e della successiva Cala Bianca che sono delle vere oasi naturali con piccole calette di ghiaia bianca intervallate da pareti scogliere che regalano uno spettacolo unico con il mare color smeraldo. Lungo la strada che conduce verso il centro di Castellammare del Golfo si incontrano altre piccole spiagge rocciose e riparate, sempre dal grande fascino, come quelle della Cala dei Sogni e della Cala della Fossa dello Stinco.
Dalla tonnara di Scopello verso ovest, invece, tra le altre cose da vedere ci sono le piccole spiagge di Cala Mosca e Cala Mazzo di Sciacca, delle calette naturali immerse tra gli scogli e il mare che si trovano a confine con la riserva dello Zingaro. Un gioiello della natura che collega le località turistiche di Scopello e San Vito Lo Capo, un presidio difeso dalle speculazioni edilizie e conquistato a seguito di una lotta pacifica condotta da ambientalisti e cittadini comuni che hanno salvaguardato un meraviglioso tratto di costa rendendolo negli anni una meta da non perdere per i turisti e una risorsa economica per il territorio.