Che cos’è il mottino in Sicilia? Il significato e perché si chiama così
Tra le parole più particolari che nell’epoca più recente sono entrate a far parte in qualche modo della lingua siciliana scopriamo il significato e le origini della parola mottino in Sicilia e del perché si chiama così.
Una parola ancora molto utilizzata da mamme e bambini che nasconde una simpatica storia di successo di una delle prime campagne marketing degli anni ’50 in Italia che però in tanti non conoscono (soprattutto i più giovani).
Per questa volta, infatti, dietro all’origine della parola mottino non ci sono i greci, i romani o gli arabi ma un’operazione commerciale che ha fatto breccia nel cuore e nelle abitudini di tanti siciliani.
Il mottino in Sicilia: che cos’è, il significato, la storia e perché si chiama così
Sono tante le curiosità e le storie che si celano dietro ad alcune delle parole più usate dai siciliani. Termini che raccontano abitudini, tradizioni e momenti di vita dell’infanzia (e non solo) di molti di noi.
Cosi come la storia, il significato e il perché viene utilizzata la parola mottino in Sicilia. Molti continentali quando hanno a che fare con dei siciliani si saranno sempre chiesti ma che cos’è il mottino?
Per un siciliano il significato è scontato con questo termine si indicano tutte le merende confezionate presenti nelle catene dei supermercati. Dalla Fiesta alla Kinder Delice, dal tegolino al soldino, dal Buondì alle nastrine per un siciliano sono tutti mottini.
L‘origine di questo termine è legato ad un grande successo commerciale degli anni ’50. Dopo la Seconda Guerra Mondiale molte aziende italiane rilanciarono la propria attività lanciando sul mercato tanti prodotti che hanno fatto la storia.
Così come la storica azienda Motta nota già per la produzione dei panettoni e dei pandori che in quell’epoca decise di lanciare sul mercato una sorta di mini-panettone, antesignano dell’ancora presente Buondì Motta, da mangiare in pochi morsi che venne chiamato mottino (nella foto).
Una delle prime merendine monoporzione che in Sicilia e in tutto il meridione ebbe un clamoroso successo al punto da far entrare questa parola nel comune parlato siciliano.
Dagli anni ’50 il termine Mottino in pratica è entrato negli usi e costumi dei siciliani e non solo. Il termine è molto usato anche nel napoletano e in altre zone del sud Italia.
La parola mottino in termini linguistici è definita come un marchionimo, una parola con la quale ci si riferisce ad un prodotto di commercio conosciuto dal grande pubblico.
Certo l’arrivo delle “merendine confezionate” poco hanno a che fare con gli usi e le tradizioni ma raccontano una pagina di storia importata dal “progresso” che lentamente rivoluziona le nostre abitudini.
In passato, infatti, le merende dei bambini erano le classiche fette di pane e latte, pane e olio, pane fritto con lo zucchero o al massimo qualche dolce tipico come le treccine siciliane, i cudduruna fritti, gli sfinci siciliani (soprattutto in alcune feste) e i biscotti della tradizione ma è molto curioso sapere come un marchio di un prodotto si sia talmente così diffuso da diventare da oltre 50 a tutti gli effetti una parola della lingua siciliana.