L’origine e il significato del proverbio “Calati juncu ca passa la china”
Scopriamo insieme l’origine, gli aneddoti storici e il significato del proverbio siciliano “Calati juncu ca passa la china”, uno dei detti più emblematici della nostra lingua utilizzato per far capire al meglio un lato del carattere dei siciliani e anche certe dinamiche della nostra terra.
Il modo di dire è molto comune in tutta la Sicilia ed è stato utilizzato anche nel campo delle arti e delle culture come dal cantautore Franco Battiato che gli ha dedicato una canzone dal titolo Caliti Junku.
Il proverbio è stato riportato dallo storico siciliano Giuseppe Pitrè in un libro di fine Ottocento dedicato ai detti siciliani ma le sue origini sono ben più antiche. Un antico proverbio però sempre più attuale e che inoltre si lega al concetto moderno di resilienza molto diffuso in questi anni.
Scopriamo insieme l’origine, il significato e l’utilizzo del proverbio siciliano “Calati juncu ca passa la china”
La lingua siciliana è ricca di proverbi che rappresentano e spiegano al meglio certe situazioni storiche generali ed individuali come nessuno mai potrebbe fare. Detti e modi di dire che si tramandano da generazioni che rimandano alla saggezza popolare di un tempo oramai sempre meno presente nella società.
Tra i proverbi siciliani più conosciuti ed utilizzati c’è quello emblematico del “Calati juncu ca passa la china”, un modo di dire diffuso in tutta l’isola anche se varie province ne rivendicano la paternità.
Per spiegare il significato del proverbio dobbiamo prima aprire una parentesi fondamentale sul protagonista della frase: che cos’è u juncu? Il giunco (Juncus effusus) è una pianta erbacea palustre dallo stelo a forma cilindrica e dai piccoli fiori in cima che si trova lungo i laghi e i corsi d’acqua (nella foto).
La caratteristica principale del giunco è quella di resistere al vento e allo scorrere dell’acqua, piegandosi ma senza spezzarsi per poi rialzarsi una volta passata la piena. Un particolare che è alla base e ha dato origine al proverbio.
Il significato letterale della traduzione in italiano del proverbio “Calati juncu ca passa la china” è quello di “piegati giunco che passa la piena” ma nella pratica cosa significa e perché viene utilizzato?
Nella pratica il significato del proverbio “Calati juncu ca passa la china” lancia un messaggio che, a seconda dei punti di vista, può sembrare di speranza nel futuro e di resistenza ma anche di rassegnazione.
Quando nella vita ci troviamo in situazioni difficili, l’unico modo per andare avanti è aspettare che “passi la piena” per poi rialzarsi dalle difficoltà. Un invito a tenere duro, in attesa di tempi migliori. Così come fa il giunco dinanzi alle intemperie della natura.
Dietro al proverbio “Calati juncu ca passa la china” si cela un bel significato che rappresenta al meglio il carattere di buona parte dei siciliani come ad esempio quello degli emigrati che arrivavano in America “senza niente” e resistevano ai momenti difficili in attesa di un futuro migliore.
Un carattere forgiato anche dalle continue dominazioni di vari popoli nel corso della storia che probabilmente ha dato origine o alimentato la diffusione del modo di dire.
Certo questo proverbio può essere utilizzato in diverse situazioni, infatti, non mancano le allusioni e le critiche alla vicinanza al pensiero dell’Immobilismo e del Gattopardismo e della frase “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Un proverbio utilizzato anche nel campo culturale con il grande Franco Battiato che gli ha dedicato anche una canzone dal titolo “Caliti junku”:
“Che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene.
Che farò, dove andrò, che farò senza il mio bene.
Per aspera ad Astra,
Le asperità conducono alle Stelle.
Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così:
Caliti junku ‘ca passa la China,
Caliti junku, da sira ‘a matina”