Lingua siciliana

Quando non puoi resistere al ciauru: origine e significato della parola in siciliano

Tra le parole della lingua siciliana strettamente legate al cibo e alle bontà della cucina siciliana andiamo a scoprire l’origine e il significato della parola ciauru in siciliano (ciàuru).

Un termine diffuso in tutta la Sicilia conosciuto anche nelle differenti versioni di ciavuru o sciauru. In pratica si tratta di un sorta di richiamo irresistibile se riferito al cibo ma può essere utilizzato anche in altri contesti sempre di un certo fascino come vedremo.

Quando in Sicilia non puoi resistere al ciauru (sciauru): l’origine e il significato della parola in siciliano

Nel viaggio alla scoperta delle storie che si celano dietro alcune parole della lingua siciliana andiamo a scoprire l’origine e il significato della parola ciauru in siciliano. Una parola che subito ci fa pensare a certe preparazioni della cucina siciliana (come nella foto) a cui difficilmente si può resistere e che si ricollega ad altri termini strettamente legati al cibo come spinnu o spinnare per qualcosa, la parola pitittu e il mangiare a tinchitè.

Il significato della parola ciauru in siciliano è quello di sentire un odore e/o un profumo ma deve essere un buon odore (perché in caso contrario si chiama fetu in siciliano), molto attraente, a cui difficilmente si può resistere come Ulisse con il canto delle sirene.

Ad esempio quando per strada sentiamo u ciauru (sciauru) di alcune tipiche produzioni della rosticceria siciliana o dello sfincione palermitano appena sfornato (l’elenco delle bontà è molto lungo ma ci fermiamo subito). Un odore che ti apre letteralmente lo stomaco e ti fa venire l’appetito anche quando non sembriamo averne.

L’origine dell’etimologia della parola ciauru in siciliano ci riporta al tardo latino ed è legata ad altre parole di altre lingue che hanno lo stesso significato come odore e profumo in italiano e anche fragrance e smell in inglese, parfum in francese e olor in spagnolo.

Tutti questi termini, compreso il nostro ciauru, derivano dalla parola latina flagrum che nei secoli poi si è trasformata nelle forme conosciute attualmente nei vari idiomi.

La parola ciauru in siciliano, anche nelle altre versioni di ciavuru o sciauru, può essere utilizzata anche per altri odori, sempre gradevoli, come quelli dei fiori e delle piante in natura, del corpo e della pelle di grandi e soprattutto dei bambini e dei vari profumi in commercio.

Anche in questo caso difficilmente come può resistere una persona al ciauru del mare (insieme allo scrusciu du mari di Camilleri) durante una passeggiata o a quello di un fiore appena sbocciato.

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