Il significato e quando si usa la parola siciliana a tinchitè
Tra le espressioni della lingua siciliana ecco il significato e quando si usa la parola a tinchitè, una frase utilizzata in tutta la Sicilia anche se nelle differenti versioni di a tinghitè e a tignitè.
Il significato e il contesto in cui viene usata però non cambia, infatti, questa espressione si utilizza molto a tavola dinanzi ad alcune bontà della cucina siciliana (come testimonia la foto) ma anche in altri contesti.
L’origine, il significato e quando si usa la parola siciliana a tinchitè (a tinghite – a tignitè)
I piatti tipici tradizionali della cucina siciliana, oltre a tentarci quotidianamente da secoli e secoli, hanno influenzato in qualche modo anche la lingua siciliana dando origine ad alcune espressioni che descrivono al meglio certi momenti conviviali a tavola.
Come la parola siciliana a tinchitè (a tinghite o a tignitè) che rimanda ad un significato di abbondanza quando ad esempio a tavola ci sono tante preparazioni di ogni tipo per tutti i commensali e anche più. Questa parola, infatti, viene utilizzata per indicare una presenza superiore a quella prevista nella normalità.
Una sorta di moderno all you can eat anche se non riferito alla possibilità di poter mangiare tutto ma più alla visione di tante bontà tutte insieme.
Il contesto principale in cui si usa è proprio quello del cibo e delle tavolate tipiche realizzate ad esempio per le festività di Natale (cosa si mangia in Sicilia) e Pasqua ma può essere utilizzata anche in altre situazioni di abbondanza quando ad esempio piove tanto, ci sono tanti raccolti, tante disponibilità di un oggetto, tante spiagge e monumenti da visitare, tante persone e così via.
Sull’origine dell’espressione siciliana a tinchitè esiste una doppia versione. La prima, studiata ed analizzata da Giuseppe Gioeni nel Saggio di etimologie siciliane, ci riporta alla dominazione spagnola nel corso della storia della Sicilia. Lo storico studioso siciliano, infatti, aveva trovato nello spagnolo (o meglio nel catalano) l’espressione a tingut tè (oltre all’avuto) che rimanda più o meno allo stesso significato nel nostro a tinchitè.
Un’altra versione più siciliana fa riferimento al verbo inghiri o inchiri (riempire) inserita all’interno della parola a tinchitè (a tinghite) che divisa in sillabe dava origine alla frase “ti inchi tè” dal significato letterale “ti riempi anche tu”.
A prescindere dall’origine (entrambe le versioni sono possibili) è bello scoprire come il rapporto tra il siciliano, la lingua e la tavola sia stato sempre ottimo anche nel corso della storia.