U tempu ri mali vistuti: che cos’è e quando arriva il periodo durante l’anno
Tra le frasi e i modi di dire più diffusi andiamo a scoprire che cos’è e quando arriva il periodo durante l’anno definito dai siciliani come u tempu ri mali vistuti.
Una fase nota identificabile con il periodo delle mezze stagioni che in Sicilia si ripete sempre di più, almeno due volte l’anno al passaggio da una stagione all’altra e che ci mette in grande difficoltà ogni volta che dobbiamo uscire la mattina presto senza sapere come si evolverà la giornata.
Che cos’è, come combatterlo e quando arriva il periodo durante l’anno di u tempu ri mali vistuti
La lingua siciliana è ricca di parole uniche a tratti intraducibili, proverbi siciliani storici e frasi iconiche che servono a spiegare certe situazioni. Come ad esempio il modo di dire, abbastanza moderno, diffuso soprattutto nell’ultimo decennio conosciuto come u tempu ri mali vistuti.
Una frase sempre più attuale con le sempre più continue bizze metereologiche che mettono tutti in difficoltà per le incertezze future sul riscaldamento globale ma anche per il presente quando non sappiamo cosa indossare in certi periodi.
La traduzione letterale del modo di dire di u tempu ri mali vistuti non è affatto semplice da fare. Però il significato di questa frase coincide con il periodo delle mezze stagioni, un periodo in cui non si capisce come ci si deve vestire.
Durante alcune settimane dell’anno o in alcuni casi anche nel corso di una singola giornata, infatti, si passa dal venticello fresco mattutino e serale tipico dell’inverno al sole e al vento di scirocco che ci porta in piena Estate.
C’è da aggiungere anche l’intolleranza del siciliano alle temperature minime che se già iniziano a scendere sotto i 15 gradi diventano quasi proibitive.
Queste sempre più continue variazioni climatiche si presentano almeno due volte l’anno: nei mesi di marzo e aprile all’arrivo della primavera e in pieno autunno nei mesi di ottobre e novembre.
Ultimamente in Sicilia però u tempu ri mali vistuti è sempre più frequente anche nei mesi in pieno inverno dove capita sempre più spesso di toccare temperature massime di un certo livello nelle ore di sole.
Tra gli esempi più lampanti ci sono i sempre più continui servizi nei tg e nei giornali che ci avvisano dell’assalto alla spiaggia di Mondello (nella foto) e in altre località balneari in giro per la Sicilia. E se ci fate caso in molti, soprattutto in inverno, si ritrovano in spiaggia con un bel giubbotto invernale tra le mani insieme a maglioni e sciarpe prima di mettersi direttamente in canottiera.
Durante u tempu ri mali vissuti il problema principale è proprio quello che non si sa come vestirsi. La mattina ci vuole il giubbotto e la sciarpa che però con il passare delle ore ci costringe ad una seduta di sauna non prevista. Al riscaldarsi del sole, infatti, iniziamo a toglierci più strati possibili fino a rimetterli piano piano quando si fa sera.
Un periodo un po’ stressante che coincide anche con una serie di malanni fisici tra raffreddore, tosse e dolori cervicali.
Il segreto per combattere al meglio u tempu ri mali vistuti è quello di vestirsi a strati (a cipolla) e regolarsi togliendo o aggiungendo un capo a seconda dell’andamento della giornata. Ultimamente le app sul meteo ci aiutano ma è sempre un problema quando si passa dagli 8-10 gradi delle prime ore del mattino ai 20-25 del primo pomeriggio.