Chi era Damocle? Il siciliano protagonista della leggenda della spada sulla testa
Nel racconto dei miti ambientati in Sicilia scopriamo insieme chi era Damocle e il perché e la leggenda che si cela dietro al modo di dire “avere la spada di Damocle sulla testa”.
Anche questo mito, come tanti altri, è ambientato in Sicilia nella città di Siracusa, una delle più importanti colonie greche presenti in Sicilia nel corso della storia. L’ultima ad arrendersi dinanzi all’avanzata dei Romani nel 212 a.C.
Chi era Damocle? La leggenda ambientata in Sicilia, il significato e perché si dice avere la spada di Damocle sulla testa
Tra i miti e le leggende ambientate in Sicilia ecco chi era Damocle e tutti gli aneddoti storici sulla leggenda, il significato e perché si dice di “avere la spada di Damocle sulla testa”.
Un modo di dire molto utilizzato in Italia che molti non sanno che rimanda ad una storia ambientata in Sicilia durante il periodo della dominazione greca (le dominazioni in Sicilia).
Secondo alcune testimonianze storiche risalenti al periodo dell’antica Grecia riportate prima da Timeo di Tauromenio e successivamente anche da Cicerone le origini del mito su questo popolare modo di dire ci portano nella colonia greca di Siracusa intorno al IV secolo a.C. ai tempi di Dionisio il Vecchio (secondo altre fonti era il figlio Dionisio II).
Il mito racconta un aneddoto sul regno del tiranno di Siracusa che all’interno della sua vita di corte diede una lezione di vita ad un giovane cortigiano presente nella sua residenza.
Il cortigiano protagonista è un certo Damocle che in molte occasioni trovandosi a parlare con il tiranno di Siracusa ripeteva quanto fosse fortunato a possedere tutto quel lusso e quelle ricchezze che negli anni di regno aveva accumulato.
Un giorno il tiranno di Siracusa, stanco dell’ennesima frase di circostanza, chiese a Damocle se voleva prendere il suo posto per una serata. Il cortigiano accettò subito cosi il tiranno ordinò di preparare una grande tavola piena di cibo e di vini gustosi e decorata da metalli preziosi. In più al centro fece portare un letto d’oro e mise a disposizione del cortigiano una serie di persone della corte al suo servizio.
Damocle si calò nella parte prendendo il posto nel letto d’oro fino a quando alzando lo sguardo notò una spada affilata sostenuta da un crine di cavallo che pendeva proprio sulla sua testa.
Il cortigiano che aveva preso il posto del tiranno non si sentiva più a suo agio. Così pregò di scendere dal trono e di tornare al suo ruolo di servizio nella corte (nella foto il dipinto di Richard Westall del 1812 che spiega lo svolgimento del mito).
Il tiranno di Siracusa con una dimostrazione pratica fece capire tutti i pericoli e le preoccupazioni che incombono sulla testa di chi ha il potere che non possono essere nascosti dal lusso quotidiano.
Una leggenda che ha dato il via al modo di dire “avere la spada di Damocle sulla testa” quando una persona si trova dinanzi ad una minaccia o ad un pericolo grave sempre persistente. Nel significato di questa frase è inclusa anche qualche situazione non proprio di pericolo ma angosciante che possiamo vivere per colpa di qualcosa o di qualcuno.
Una frase molto utilizzata ma che molti non sanno che è ambientata proprio nella nostra Sicilia.