Miti e Leggende siciliane

La storia e la leggenda dell’Orecchio di Dionisio di Siracusa

Tra i racconti da conoscere andiamo a scoprire la storia e la leggenda intorno all’Orecchio di Dionisio di Siracusa, uno dei luoghi più affascinanti della più importante colonia greca siciliana il cui nome gli è stato assegnato, secondo la tradizione da Caravaggio, durante il soggiorno nella città aretusea.

Un intreccio tra fatti storici e mitologia che regala a questo luogo un fascino incredibile che solo chi c’è stato può capire.

Nel corso della storia la città di Siracusa è stata una delle colonie greche in Sicilia più influenti durante la dominazione greca, l’ultima ad arrendersi dinanzi all’avanzata dei Romani. Passeggiando per il centro di Ortigia si percepisce tutta la meraviglia di questa città; ogni angolo racconta la Siracusa di un tempo tra storia vissuta e leggende che conquistano, come quella della Fonte Aretusa.

La leggenda dell’Orecchio di Dionisio di Siracusa e la storia sul nome assegnatogli da Caravaggio

L’Orecchio di Dionisio, conosciuto anche con il nome di Orecchio di Dionigi, collocato all’interno del Parco Archeologico della Neapolis, a pochi passi dal Teatro Greco, è una delle attrazioni principali di Siracusa.

Nel dettaglio si tratta di una grotta artificiale situata all’interno dalla cava della Latomia del Paradiso, un’apertura dalla grandi dimensioni con un’altezza di quasi 23 metri, una profondità di circa 65 metri e una larghezza che va dai 5 agli 11 metri per la sua particolare forma a S.

Una struttura che consente di amplificare i suoni; infatti, all’interno dell’Orecchio di Dionisio è possibile ascoltare da lontano i dialoghi di chi parla anche a bassa voce. Questa particolare amplificazione dei suoni ha dato origine alla leggenda intorno all’Orecchio di Dionisio e alle possibili motivazioni sulla sua costruzione.

La leggenda narra che fu proprio Dionisio a volere questa costruzione dalla particolare capacità acustica proprio per ascoltare cosa si dicessero i prigionieri politici detenuti dal tiranno per scoprire eventuali trame condotte contro la sua guida. 

Tra gli illustri “reclusi” si fanno i nomi del poeta Filosseno, di cui Dionisio non apprezzava le opere (si narra che durante la reclusione il poeta scrisse l’opera Il Ciclope) e il celebre filosofo Platone che nell’opera “La Repubblica” riportò il mito della caverna, che secondo alcuni potrebbe essere proprio quella dell’Orecchio di Dionisio.

Altra ipotesi, sempre legata alla sua amplificazione acustica, si concentra sul vicino Teatro Greco e sull’opzione di migliorare la sua sonorità.

Nella realtà la particolare forma a S dell’Orecchio di Dionisio è dovuta al fatto che nella parte soprastante la cavità era presente un antico acquedotto e chi ha scavato a seguito il percorso creando questa inusuale forma. Rimangono i dubbi sulla sua reale funzione: si tratta di una semplice cava o serviva veramente per amplificare i suoni?

La leggenda dell’Orecchio di Dionisio si intreccia con alcuni fatti storici realmente accaduti come la visita del pittore Michelangelo Merisi (Caravaggio) che secondo la tradizione gli assegnò il nome che tutti noi conosciamo.

La storia ci riporta intorno al 1608 quando Caravaggio, in fuga da Malta, soggiornò a Siracusa e visitando questa grotta gli diede il nome di Orecchio di Dionisio. Un po’ per la leggenda che probabilmente qualcuno gli raccontò, un po’ per la forma che si rifà ad un padiglione auricolare.

Da qui il nome di Orecchio di Dionisio, un luogo che tra storia e leggenda regala tante emozioni ai visitatori.

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