Prodotti siciliani

Il Cappero delle Eolie diventa a marchio DOP (disciplinare)

Il Cappero delle Eolie, con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (UE 2020/624), ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento del marchio DOP.

Il cappero si va ad aggiungere ad altri prodotti (in totale 32) tutelati dall’UE con l’iscrizione ai marchi DOP e IGP.

Il cappero è uno dei simboli delle Eolie, infatti, è il protagonista assoluto della cucina eoliana in tutte le sue diverse pietanze dalla carne al pesce. Nello specifico il cappero rappresenta il bocciolo non ancora aperto, mentre il cucuncio è il frutto.

Il cappero è un prodotto dalle origini antichissime risalenti all’area dell’Asia Minore e della Grecia. Questa pianta si trova in tutto il Mediterraneo ma il cappero delle Eolie si contraddistingue per le sue specificità territoriali.

Nel dettaglio il cappero eoliano si divide in tre distinte varietà: la nocella, la nocellara e lo spinoso di Salina.

L’iter e il disciplinare del Cappero delle Eolie DOP

Dopo un lungo percorso per ottenere il riconoscimento, iniziato nel 2016, l’Unione Europea nella Gazzetta Ufficiale del mese di maggio 2020 ha dato il via libera alla tutela del cappero delle Eolie.

Un iter intervallato anche da qualche polemica generata dai produttori dell’isola di Salina che rivendicavano il fatto che la maggior parte della produzione dei capperi venga realizzata nei 3 Comuni dell’isola.

L’Assessorato regionale all’agricoltura della Sicilia, invece, ha sempre sostenuto la grande opportunità economica e sociale per tutte le isole dell’arcipelago anche per rispondere alla domanda e alle esigenze del mercato.

Nel disciplinare del Cappero delle Eolie DOP, infatti, è inserito che la zona di produzione (e anche di confezionamento) deve essere in una delle 7 isole dell’arcipelago delle Eolie: Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Stromboli e Vulcano, che amministrativamente fanno parte del Comune di Lipari, e i 3 Comuni dell’Isola di Salina: Leni, Malfa e Santa Marina Salina.

Anche se per tutelare ogni singolo territorio il disciplinare prevede la possibilità di specificare nell’etichetta l’isola e i territori in cui è avvenuta la produzione.

Nelle indicazioni del disciplinare a cui si devono attenere i circa 60 produttori che fanno parte del consorzio il Cappero delle Eolie DOP viene definito un prodotto dalla “struttura solida, forma sferica o leggermente appiattita con apice pronunciato, superficie glabra, colore verde tendente al senape con striature violacee, privi di sostanze estranee visibili”.

Per quanto riguarda le misure del cappero eoliano i produttori devono attenersi ad un “calibro non inferiore a 4 mm per i capperi e non superiore a 20 mm per i cucunci”, mentre il gusto viene descritto dal “sapore intenso e pungente, odore aromatico, forte, senza alcuna inflessione di muffa o odori estranei”.

Per un’ulteriore tutela anche il confezionamento del cappero eoliano deve avvenire in una delle 7 isole. Il Cappero delle Eolie DOP è possibile trovarlo in commercio con i seguenti modi di conservazione: “al sale marino” e “in salamoia”.

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