Prodotti siciliani

Che cos’è u mauru (il Mauro) e dove si trova in Sicilia

Tra le curiosità legate alla cucina, alle tradizioni e al territorio andiamo a scoprire nel dettaglio che cos’è il “mauro”, chiamato comunemente a Catania e provincia con il nome di u mauru.

Un particolare prodotto che molto probabilmente i giovani sconoscono mentre per i più grandi è un salto nel tempo delle tradizioni di una volta che devono essere ricordate. Soprattutto in questo caso perché legato strettamente alla questione della tutela ambientale.

Che cos’è u mauru (il Mauro): un’alga marina commestibile sinonimo di mare pulito che si trova sempre più difficilmente in Sicilia

Nel viaggio tra i prodotti tradizionali della nostra isola andiamo a scoprire tutti i dettagli storici e culinari sul mauro, un’alga marina commestibile consumata sin dai tempi antichi che oggi risulta sempre più difficile da reperire.

Nel dettaglio il mauro (u mauru) è un’alga rossa marina presente nella costa atlantica spagnola, in Giappone e in Sicilia, soprattutto nella costa jonica tra gli scogli vulcanici della costa catanese da Acireale a Catania.

A livello scientifico fa parte delle alghe della specie Chondrachantus teedei, una sorta di insalata ma dal sapore intenso di mare che cresce a circa 50 cm sott’acqua nel periodo che va da marzo all’inizio dell’estate. Il suo habitat naturale si trova dove l’acqua salata incontra le correnti d’acqua dolce.

In passato veniva consumata soprattutto dalle persone più povere che potevano reperirla molto facilmente o dagli stessi pescatori, mentre nell’epoca recente era molto presente nei ristoranti e veniva utilizzata per “sciacquarsi la bocca” dopo una bella mangiata di pesce.

Il nome il Mauro (u mauru) deriva dall’italiano “magro”, proprio perché era un prodotto povero, semplice e nutriente anche se un’altra versione possibile fa riferimento al colore rossastro.

L’alga marina del Mauro è strettamente legata alla questione ambientale, infatti, la sua presenza è sinonimo di acqua pulita.

In passato u mauru non poteva mancare nei banchi del caratteristico mercato della Pescheria di Catania, ma negli ultimi anni è sempre più difficile trovarla.

Il motivo è legato alla mano dell’uomo e ad un sempre più diffuso inquinamento che rovina l’habitat naturale dell’alga marina. Per formarsi l’alga ha bisogno di un habitat particolarmente naturale che negli ultimi anni è sempre più messo alla prova dall’essere umano.

Quindi, u mauru è diventata un’alga marina quasi introvabile, difatti, anche il prezzo al chilo ha superato i 40 euro per quei pochi che ancora conoscono dei posti intatti in cui è possibile trovarla.

La ricetta per gustare al meglio u mauru è quella di condirla con olio, limone e pepe. In alternativa si può ripassare anche in padella con uno spicchio d’aglio.

Una pagina di storia che ci insegna che la questione ambientale è sempre più rilevante ma ci lascia sempre una speranza: la natura e il mare sono in grado di rigenerarsi ma solo se tutti noi facciamo la nostra parte.

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