Ricette siciliane

Quaresimali siciliani: l’origine e la ricetta originale dei biscotti

Tra le preparazioni della tradizione andiamo a scoprire l’origine, il motivo per cui sono stati ideati e la ricetta originale dei quaresimali siciliani, dei biscotti conosciuti anche con il nome di pupatelli o pupatieddi.

Uno dei dolci tipici siciliani della Pasqua storicamente preparato per il periodo della Quaresima simile ai cantuccini toscani. Una preparazione diffusa anche in altre Regioni d’Italia dalla Campania alla Puglia arrivando fino alla Toscana e alla Liguria.

Quaresimali siciliani: l’origine, il motivo e quando vengono consumati e la ricetta originali dei biscotti

Tra le ricette siciliane andiamo a scoprire la ricetta originale e tutti gli aneddoti che si nascondono dietro ai biscotti dei quaresimali siciliani. Una preparazione dalle antiche origini realizzata in passato esclusivamente nel periodo della Quaresima per un preciso motivo.

Dal mercoledì delle ceneri, dopo gli eccessi del Carnevale, si entra in un periodo di riflessione, rinunce e penitenze che ci conduce ai diversi riti della Settimana Santa in Sicilia. Durante la Quaresima storicamente si pratica l’astinenza dalla carne e quindi tradizionalmente per avere un dolce a tavola si è dato origine ai quaresimali siciliani che nella ricetta originale prevede l’assenza di grassi di origine animale.

Nella storica ricetta originale dei biscotti della Quaresima, infatti, non è presente lo strutto e nell’impasto si inseriscono solo gli albumi delle uova. Negli anni si sono diffuse altre ricette moderne con burro o altri grassi ma la tradizione vuole che i quaresimali siano senza questi ingredienti.

Gli ingredienti della ricetta originale dei quaresimali siciliani (pupatelli o pupatieddi – dosi per circa 40 biscotti):

  • 300 g di mandorle sgusciate (da tritare)
  • 80 g di mandorle intere
  • 250 g di zucchero
  • 100 g di farina 00
  • 3 albumi
  • 1 arancia e 1 limone (scorza)
  • un pizzico di sale e cannella

Per realizzare la ricetta originale dei quaresimali siciliani dovete tritare le mandorle insieme allo zucchero (solo 150 g) fino ad ottenere la consistenza di una farina. Dopo aggiungete la farina, il pizzico di cannella, la scorza grattuggiata dell’arancia e del limone e mescolate il tutto.

In una ciotola montate a neve gli albumi delle uova con un pizzico di sale e i restanti 100 g di zucchero.

Il passo successivo della ricetta prevede l’aggiunta agli albumi montati del composto con la farina di mandorle realizzato prima. Aiutatevi con un cucchiaio e una spatola per incorporare bene le due preparazioni. Se l’impasto inizierà a diventare più compatto aggiungete gli ultimi ingredienti con le mani. Alla fine unite anche le mandorle intere e lavorate l’impasto con le mani.

Per realizzare al meglio questo passaggio ungetevi le mani con dell’olio di semi, dividete l’impasto in due parti e realizzate una sorta di filoncino schiacciando in parte verso il basso.

Si passa al momento della doppia cottura: prima ponete i filoncini in una teglia con carta forno e fateli cuocere in forno preriscaldato statico alla temperatura di 200° per circa 20 minuti.

Fateli raffreddare, tagliateli a fette (con un coltello seghettato) e disponeteli nuovamente sulla teglia rivolti verso l’alto con la seconda cottura a 150° per altri 20 minuti circa (da girare a metà cottura). Di solito questi biscotti si accompagnano ad un vino dolce come un moscato o un passito di Pantelleria.

I biscotti quaresimali siciliani dapprima si realizzavano il giorno delle Ceneri e potevano essere consumati durante tutta la Quaresima fino ad arrivare al giorno di Pasqua (Cosa si mangia? Ecco il menu della tradizione siciliana).

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