I segreti e la ricetta per fare i cazzilli palermitani (crocchè di patate)
Andiamo a scoprire la ricetta con tutti i trucchi, i consigli e i segreti per preparare i cazzilli palermitani, le crocchè di patate alla siciliana che si sposano alla meraviglia con un altro protagonista dello street food: le panelle.
Le crocchè o i cazzilli palermitani (il cui nome deriva dalla forma che rimanda proprio a quello che state pensando) sono delle crocchette di patate che si differenziano da quelle napoletane per la mancanza di uovo e mozzarella e della panatura. Per realizzare questa bontà dello street food siciliano, infatti, servono solo pochissimi ingredienti, anche se le difficoltà non mancano.
La ricetta per preparare i cazzilli palermitani (le crocchè di patate alla siciliana)
Tra i protagonisti dello street food siciliano ci occupiamo della ricetta dei cazzilli palermitani, una semplice preparazione che però nasconde delle insidie. Chiunque di noi abbia mai provato a realizzare questa pietanza si è sempre trovato in difficoltà nella cottura finale. In tanti, infatti, hanno visto le crocchette sfaldarsi durante la frittura, ma esistono dei consigli e dei segreti per non far aprire le crocchè che dopo la ricetta vedremo insieme.
Gli ingredienti per fare i cazzilli palermitani (per 4 persone):
- 1 kg patate (sotto apriremo un capitolo a parte sul tipo di patate)
- prezzemolo tritato q.b.
- un ciuffo di menta
- sale e pepe q.b.
- olio di arachidi (per la frittura)
La ricetta per realizzare i cazzilli palermitani prevede dei pochi semplici passaggi. Si inizia cuocendo le patate in acqua salata direttamente con la buccia. A cottura ultimata passatele nello schiacciapatate senza pelarle perché la buccia non passerà il filtro. Come alternative potete pelarle e utilizzare il passatutto o schiacciarle con una forchetta.
Aggiungete il prezzemolo tritato e la menta (se la gradite), aggiustate di sale e amalgamate il tutto fino ad ottenere un impasto compatto e asciutto. Il passaggio successivo prevede la realizzazione delle crocchè di patate: bagnatevi la mano con dell’olio extra vergine di oliva, prendete parte del composto e arrotolandolo tra le mani date la classica forma allungata dei cazzilli palermitani.
Dopo averle realizzate il primo consiglio prevede il “riposo” in frigorifero per almeno 2 ore (se potete anche di più). Dopo il riposo passate alla frittura in olio di arachidi alla temperatura massima di 180-190° sperando che tutto vada per il meglio.
Una volta cotte potete insaporirle con un po’ di limone e pepe e degustarle in un morbido panino, magari insieme alle panelle (ricetta).
Il segreto e i consigli per non fare aprire le crocchè di patate alla siciliana
Per realizzare le crocchè di patate (cazzilli palermitani) e soprattutto per non farle aprire ci sono dei consigli e dei segreti fondamentali da seguire insieme alla ricetta, senza aggiungere uova o fare delle particolari panature che trasformerebbero il prodotto finale.
Il primo segreto per non fare aprire le crocchè è la scelta delle patate; per realizzare i cazzilli palermitani ci vogliono delle patate vecchie farinose con una bassa percentuale di acqua. Noi abbiamo preso delle patate a pasta gialla (quelle con la buccia scura) che abbiamo conservato in un luogo asciutto e al buio all’interno di uno scatolo per un paio di settimane chiuse. Così facendo le patate si sono raggrinzite tutte e nella cottura le crocchette di patate non si sono aperte.
Il nostro segreto però prevede una pianificazione di un paio di settimane; tuttavia ci sono altri consigli più immediati da seguire per non fare aprire le crocchè.
A partire dall’utilizzo delle patate rosse anche se consigliamo di utilizzare la stessa procedura di conservazione delle patate gialle. Tra le altre opzioni in molti consigliano la cottura delle patate nel microonde che abbassa la percentuale di acqua.
Altro segreto per non fare aprire le crocchè di patate è quello di utilizzare nell’impasto un cucchiaio di fecola di patate (per 1 kg di patate), molto più affidabile rispetto al cucchiaio di farina che potrebbe non incidere.
Per quanto riguarda le raccomandazioni da seguire è consigliato cuocere le patate il giorno prima (o almeno un paio di ore prima, ad esempio il mattino per la sera) e conservarle in frigorifero. Lo shock termico della frittura, infatti, lì terrà compatti durante la cottura.