Le fiabe siciliane: le storie di Giufà
Tra le storie e le fiabe che soprattutto in passato venivano raccontate ai bambini ci sono quelle di Giufà, uno strano personaggio della tradizione popolare siciliana dalle origini giudaiche-spagnole.
I racconti di questo personaggio anche se con nomi differenti sono presenti nelle tradizioni popolari di altre regioni italiane e anche di diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Chi era Giufà? Le origini del personaggio e delle sue storie
Le storie di Giufà, conosciuto anche con il nome di Giucà, fanno parte della tradizione orale popolare siciliana. I racconti, infatti, sono presenti sin dal periodo della dominazione araba dell’isola (IX secolo), anche se il primo documento scritto di una favola risale solo all’Ottocento grazie alla trascrizione effettuata nel 1845 per mano del favolista siciliano Venerando Gangi.
Si deve allo scrittore siciliano Giuseppe Pitrè, studioso di tradizioni popolari dell’isola, la prima raccolta di storie di Giufà pubblicata nel 1875.
Giufà è un personaggio un po’ stolto, un po’ astuto, un po’ saggio e un po’ sciocco, amante dell’ozio. Nelle diverse avventure si ritrova sempre in mezzo a dei guai, la sua ingenuità infatti attrae truffatori di ogni genere, ma senza sapere come riesce sempre a farla franca e a trarre dei vantaggi personali da ogni situazione.
Le sue storie si rifanno per certi versi a fatti accaduti in passato tra le campagne siciliane.
Per tutti questi motivi, per la semplicità e l’ingenuità dei suoi racconti, Giufà è sempre stato amato da grandi e bambini, le sue storie infatti sono arrivate fino ai giorni nostri grazie dapprima alla diffusione in forma orale da generazione a generazione, fino alla prima raccolta di Pitrè.
Le storie di Giufà più conosciute: Giufà, tirati la porta! e Giufà e la luna
Le storie di Giufà sono dei brevi racconti, in alcuni casi poche righe che vedono il protagonista alle prese con degli oggetti, con altre persone o con qualche animale. Diversi sono i tipi di racconto come Giufà al mercato, Giufà e il chiodo, Giufà e i ladri, Giufà e la pentola.
Sotto riportiamo alcune delle storie più conosciute ed emblematiche per capire il “personaggio”.
La storia di Giufà, tirati la porta! (nella foto):
‘Na vota la matri di Giufà iju a la Missa; dici: Giufà, vaju a la Missa; tirati la porta.
Giufà, comu niscíu sò matri, pigghia la porta e la metti a tirari; tira tira, tantu furzau ca la porta si nnì vinni.
Giufà si la càrrica ‘n coddu, e va a la Chiesa a jittariccilla davanti di sò matri: Ccà cc’è la porta!… Su’ cosi chisti ? !…
La storia di Giufà e la luna:
Giufà una notte, passando vicino ad un pozzo, vide la luna riflessa nell’acqua. Pensando che fosse caduta dentro decise di salvarla. Prese un secchio, lo legò ad una corda e lo buttò nel pozzo.
Quando l’acqua fu ferma e vide la luna riflessa nel secchio cominciò a tirare con tutta la sua forza. Il secchio, salendo rimase, però, impigliato nelle parete del pozzo. Allora Giufà si mise a tirare ancora con più forza e tirando, spezzò la corda e finì a gambe all’aria e cadde a terra.
Alzando gli occhi verso l’alto, per cercare un appiglio per rialzarsi, vide nel cielo la luna.
La sua soddisfazione fu grande e disse a se stesso ad alta voce: “Sono caduto per terra e mi sono un po’ ammaccato, ma, in compenso, ho salvato la luna dall’annegamento!”.