Storie e racconti di Sicilia

Italo Barocco: la storia del cane di Scicli

Scicli, oltre ad essere una delle città del Commissario Montalbano, è nota al grande pubblico per la bellissima storia che vede come protagonista un cane randagio chiamato Italo Barocco.

Un meticcio apparso un giorno tra le vie del centro storico di Scicli che, dopo un periodo di iniziale diffidenza, ha conquistato la fiducia di tutti gli abitanti, diventando una sorta di “mascotte” del paese. In tanti, appassionati di animali e non, ormai lo conoscono in tutta Italia, soprattutto dopo il film Italo che è stato realizzato sulla sua storia.

In Sicilia sono diversi i paesi che da anni devono gestire la questione dei randagi creata da “padroni” senza scrupoli e senza un briciolo di umanità e di cuore. Da una vicenda simile arriva la storia del cane Italo Barocco che ha fatto emozionare gli abitanti della cittadina di Scicli e di tutti quelli che ne sono venuti a conoscenza.

L’emozionante storia di Italo Barocco, il cane cittadino onorario di Scicli

Questa storia prende il via nel 2007, quando tra le vie del centro storico di Scicli, nella centralissima via Mormino Penna, apparve non si sa precisamente da dove un cane randagio che, preso dalla fame, decise di “stanziarsi” nei pressi di una pizzeria.

Giorno dopo giorno il cane iniziò a vivere la città, frequentando ad esempio la chiesa di San Giovanni Evangelista durante le celebrazioni eucaristiche, creando un po’ di imbarazzo al prete e ai fedeli.

Il meticcio, intuendo le potenzialità turistiche del posto, con il passare del tempo imparò i tour delle visite guidate tra le bellezze di Scicli, accompagnando i visitatori alla scoperta della città. Il nome Italo Barocco, infatti, deriva proprio da questo aspetto essendo Scicli una delle città tardo barocche patrimonio dell’Unesco.

Dopo alcuni mesi la diffidenza iniziale, causata dal problema del randagismo, iniziò a scemare; Italo Barocco infatti era ormai benvoluto da tutti. Un giorno addirittura, prima di un funerale di un giovane cittadino morto in un incidente stradale, lo trovarono fuori dalla chiesa a fare la veglia e il giorno seguente partecipò al corteo funebre.

L’umanità di questo cane, mandato non si sa da chi, ammaliò tutti i cittadini di Scicli diventando ufficialmente la mascotte della città.

Negli anni il cane Italo ha fatto di tutto: faceva da vigile inseguendo le auto nella zona a traffico limitato, la domenica andava sempre a messa, a tarda notte “accompagnava” le persone che si ritiravano a casa.

Andava a salutare i bambini fuori dalla scuola, non si perdeva un funerale e un matrimonio ed era sempre presente ad ogni festa religiosa, come quando durante la rappresentazione nella festa delle Milizie salì all’improvviso sul palco.

Tutti questi fatti realmente accaduti gli sono valsi la nomina a cittadino onorario di Scicli.

Nel 2011, dopo una breve malattia, nonostante le cure e il sostegno di tutta la cittadinanza Italo Barocco passò a miglior vita lasciandoci una delle più belle storie di umanità da tramandare e far conoscere.

Il cane riposa nel giardino comunale di Villa Penna, dove una stele ricorda la figura di Italo Barocco, un cane dal cuore umano.

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