Little Italy: storia e origini del quartiere italiano di New York
I dettagli sulla storia, le origini e le curiosità intorno a Little Italy, il mitico quartiere italiano della città di New York che racconta una pagina di storia dell’Italia e della Sicilia in particolare.
Da sempre le scarse condizioni economico-sociali e il sogno di una vita più agiata hanno spinto (e continuano a farlo) migliaia e migliaia di persone ad abbandonare i luoghi d’origine per cercare fortuna da qualche altra parte.
Proprio dall’emigrazione di tanti italiani (siciliani e non solo) nel corso della storia è nato uno dei quartieri più famosi della città di New York: Litte Italy. Un quartiere che ha dato i natali a tanti italoamericani famosi come ad esempio al regista Martin Scorsese (la storia sul vero cognome).
Scopriamo le origini e la storia di Little Italy di Manhattan, il quartiere italiano più famoso di New York
Tra le storie e i racconti di Sicilia ecco quello legato al quartiere di Little Italy, una sorta di enclave italiano situato all’interno della città di New York negli Stati Uniti.
Ad onor di cronaca in giro per l’America e per altri Paesi del Mondo sono tante le Little Italy sparse per le varie Nazioni ma quella di Manhattan è passato alla storia. Tutti quartieri in cui almeno nel passato si cercava di mantenere vive le tradizioni e i sapori dei luoghi d’origine.
La storia di Little Italy prende origine dalla grande emigrazione di fine Ottocento / inizio Novecento quando milioni di italiani, provenienti principalmente dalle Regioni del Sud, lasciarono l’Italia alla ricerca di un nuovo Mondo (come ben raccontato dal film del siciliano Emanuele Crialese). Tra gli italiani c’erano tanti siciliani, napoletani, pugliesi, lucani; in pratica erano rappresentate tutte le Regioni meridionali anche se in America in quel periodo arrivava anche gente dal Nord Italia.
Nel porto di Ellis Island, nell’isolotto dove è collocata la Statua della Libertà (foto), si contano che fino al 1950 siano arrivati circa 12 milioni di immigrati a cui si devono sommare gli 8 milioni di persone arrivate prima della sua apertura nel 1892. Dopo il lungo viaggio, la trafila, alcuni trattamenti discutibili e la registrazione una volta arrivati ad Ellis Island, chi riusciva ad ottenere il via libera si recava da qualche contatto a New York o nelle altre città americane.
Così poco a poco intorno alla zona della Lower East di Manhattan, a nord di Chinatown, si è formato il quartiere di Little Italy, un luogo che racconta la storia di tanti emigrati italiani.
Nelle varie strade del quartiere si stabilirono gli italiani provenienti dalle varie Regioni: i siciliani si stanziarono ad Elizabeth Steet, i napoletani a Mulberry street mentre calabresi, pugliesi e lucani si diffusero a Mott Street. Così passeggiando per le vie del quartiere si potevano vivere le tradizioni e sentire gli odori di casa tra il babà e la pizza napoletana, le orecchiete e i calzoni pugliesi e tutte le bontà della cucina siciliana.
A dire il vero a New York ci sono altre Little Italy più piccole come Little Italy nel Bronx ad Arthur Street, Little Italy a Brooklyn conosciuta come Bensonhurst, Little Italy a Staten Island e una sempre più residua presenza di italiani è presente ad East Harlem, conosciuta in passato con il nome di Italian Harlem.
L’emigrazione di tanti italiani, oltre a tanta manodopera per la crescita dell’America, ha portato con sé anche l’esportazione del fenomeno della mafia e della criminalità organizzata in generale che negli Usa ha trovato nuovi capitali e giri d’affari internazionali. Un fenomeno “sfruttato” anche dal cinema americano con tante produzioni (una su tutti il Padrino) che hanno generato una serie di pregiudizi ed effetti negativi di ammirazione verso qualcosa che ha prodotto solo morte e povertà sociale ed istituzionale.
Dopo il boom degli anni ’50 la storia di Little Italy si modifica con la presenza degli italiani che si riduce anno dopo anno. Molti italoamericani, infatti, decidono di trasferirsi in altre zone di New York e allo stesso tempo la continua espansione della comunità di Chinatown a nord e di Soho ad ovest riducono la presenza fisica nel quartiere.
Negli anni il quartiere di Little Italy di Manhattan si è ridotto intorno a Mulberry street dove resistono le attività di ristorazione di italoamericani anche se mischiate con le preparazioni di altre Nazioni.
Little Italy rappresenta una pagina di storia che noi italiani (e siciliani) non dobbiamo dimenticare soprattutto nell’era moderna perché come diceva Primo Levi “Senza memoria non c’è futuro”.