Storie e racconti di Sicilia

Il mistero sulle origini di Shakespeare: era siciliano?

Tra i misteri e le storie che riguardano la nostra isola ci sono tante voci che nel corso dei secoli si susseguono sul fatto che il noto drammaturgo inglese William Shakespeare fosse siciliano tra strane coincidenze che hanno trasformato il fatto in una leggenda.

Sull’identità di Shakespeare per le poche notizie sulla sua vita e sulla sua formazione ci sono sempre stati dei dubbi che nel corso dei secoli hanno affascinato diversi studiosi che hanno provato a risolvere il mistero.

William Shakespeare, secondo le fonti ufficiali, è originario di Stratford-upon-Avon, un centro situato a circa 40 chilometri da Londra nel Regno Unito, terzo di otto figli di un macellaio analfabeta.

Shakespeare visse durante la seconda metà del XVI secolo diventando grazie alle sue diverse opere teatrali tra tragedie, commedie e drammi storici il più importante scrittore inglese della storia, padre della lingua britannica con oltre 11 mila vocaboli coniati. Tra le sue opere come non ricordare Romeo e Giulietta, Amleto, Otello, Macbeth, Antonio e Cleopatra e molte altre che fanno parte della storia del teatro e della drammaturgia.

Sin dal XVIII secolo però sono state avanzate varie tesi dubbiose sulla vera identità del drammaturgo inglese e sulla paternità di alcune sue opere. Sono state fatte diverse ipotesi tra possibili altri scrittori e anche figure reali (la regina Elisabetta I) che sotto falso nome hanno scritto le celebri opere. Tra le varie teorie alcuni studiosi hanno sostenuto le origini italiane di Shakespeare con tante voci che indicano che fosse siciliano.

La teoria sulle origini di William Shakespeare: era siciliano?

Sulla figura di William Shakespeare i misteri non mancano, a partire dai suoi pochi studi, dal fatto che non sia mai stato trovato un suo testo originale e che nel suo testamento non ci siano riferimenti alle sue opere.

Questi misteri si legano al fatto che molte delle storie raccontate da Shakespeare sono ambientate in dei luoghi che nulla hanno a che fare con la presunta vita dello scrittore inglese.

Dubbi e misteri che portano il giornalista calabrese Santi Paladino a formulare nel 1927 la teoria che William Shakespeare fosse siciliano basandola su un libro, scritto prima della nascita dello scrittore, che per alcuni tratti si trova nell’Amleto di Shakespeare. Dopo aver negato la possibilità che si fosse trattato di plagio, il giornalista nella sua teoria sostenne che William Shakespeare non era altro che tale Michelangelo Florio, figlio di Giovanni Florio e della nobile messinese Guglielma Scrollalancia (o Crollalancia). Proprio dal cognome della madre deriva la versione inglese di shake (scrolla) e spear (lancia).

La tesi sulle origini siciliane di Shakespeare venne coperta da Winston Churchill che, dopo una visita a Roma, ottenne la chiusura dell’Accademia Shakespeariana fondata da Santi Paladino a Reggio Calabria. La questione negli ultimi anni è stata ripresa dal professore siciliano Martino Iuvara che partendo dalla tesi di Paladino ha alimentato nuove voci basate su fatti in parte credibili.

Secondo Iuvara il giovane scrittore, a seguito dell’inquisizione siciliana, dovette abbandonare l’isola per rifugiarsi dapprima in Veneto e poi da un parente in Inghilterra. Questo dettaglio alimenta la tesi sull’origine siciliana di Shakespeare perché molte delle sue opere sono ambientate tra le città venete (Verona, Padova e Venezia) e quella di Messina in cui è ambientata la commedia Molto rumore per nulla che secondo alcuni riprende un vecchio testo “Tantu trafficu pi nienti” scritto da Michelangelo Florio ma andato perso.

Altra tesi si basa sul fatto che Shakespeare sia in realtà John Florio, altro drammaturgo inglese figlio di un tale Michelangelo Florio (secondo alcune versione però pare fosse di origini fiorentine). Una tesi alimentata dal fatto che non è permesso accedere al testamento olografo di J.Florio che alla sua morte lasciò l’utilizzo dei suoi testi al conte di Pembroke.

Secondo altre versioni più ufficiose pare che John Florio abbia in realtà aiutato Shakespeare nella scrittura delle opere ambientate in Italia.

Gli inglesi mantengono il massimo riserbo anche se recentemente il giornale inglese The Times, tramite il giornalista Richard Owen, ha ripreso la tesi sulle possibili origini italiane.

Ancora però il mistero intorno alla figura dello scrittore inglese rimane tra presunte voci, strane coincidenze e fatti poco dimostrabili che alimentano la teoria, in parte diventata leggenda, sul fatto che Shakespeare possa essere siciliano.

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