Nuovo Cinema Paradiso: la storia vera di Alfredo a cui è ispirato il film
Tra gli aneddoti del film Nuovo Cinema Paradiso andiamo a scoprire la storia vera del protagonista Alfredo a cui è ispirato il film in parte autobiografico del regista siciliano Giuseppe Tornatore.
Uno dei film più belli della storia del cinema, molto sentito dai siciliani e da tutti quelli che abbandonano la terra d’origine in cerca di fortuna tra ricordi, memoria, legami familiari, mancati amori e confronti con il passato.
Il film, dopo un iniziale rifiuto di pubblico e critica, conquistò tutti arrivando a vincere il Gran Prix speciale a Cannes nel 1989 e il Premio Oscar come miglior film straniero nel 1990. Una pellicola passata alla storia, ancora molto amata e seguita nonostante siano passati più di 30 anni.
La storia vera del protagonista Alfredo a cui è ispirato il film Nuovo Cinema Paradiso
Della pellicola di Giuseppe Tornatore ci siamo già occupati riportando tutte le curiosità, le frasi, i luoghi e le location dove è stato girato il film Nuovo Cinema Paradiso. Il film Premio Oscar da una parte racconta in maniera quasi autobiografica (dal lato del regista Tornatore) la vita da giovane dell’importante regista Salvatore di Vita (Totò) e dell’incontro con il proiezionista Alfredo che lo formerà sul campo e gli cambierà la vita.
Molti non sanno però che il protagonista Alfredo (interpretato da Philippe Noiret) di Nuovo Cinema Paradiso è ispirato alla storia vera di un caro amico del regista siciliano realmente esistito che l’ha guidato nella sua formazione culturale e cinematografica.
L’Alfredo di Nuovo Cinema Paradiso a cui è ispirato il film è in realtà il fotografo Mimmo Pintacuda nato e vissuto a Bagheria nel palermitano, nello stesso paese d’origine di Giuseppe Tornatore. Un fotografo con la passione del cinema, infatti, per diversi anni ha svolto l’attività di proiezionista a Bagheria.
La stessa passione che sin da piccolo ha avuto il giovane Tornatore dopo aver visto il primo film al SuperCinema di Bagheria all’età di 4 anni. La pellicola in questione era Uno sguardo dal ponte di Sidney Lumet e il piccolo Peppuccio rimase da subito affascinato dalla magia del cinema e da come da una piccola finestra nel retro della sala venissero create e raccontate le storie dei vari personaggi.
E’ proprio nella cabina di proiezione del cinema Capitol di Bagheria avvenne l’incontro tra un piccolo e curioso Giuseppe Tornatore e il proiezionista Mimmo Pintacuda, una sorta di prima scrittura della sceneggiatura del futuro film che il regista siciliano ci regalerà negli anni ’90.
Lo stesso Tornatore in alcune interviste racconta il primo incontro nella cabina: “quando gli chiesi se potevo tornare ancora a trovarlo, lui accennò un lieve movimento del capo e disse di sì. Avevo trovato un amico. Era Mimmo Pintacuda.”
Pintacuda è stato un vero e proprio maestro dell’arte della proiezione e della fotografia per il giovane Tornatore, una guida per la sua formazione culturale che il regista ha poi raccontato nel film Nuovo Cinema Paradiso.