La storia di Calogero Marrone: il siciliano che salvò migliaia di ebrei
Per la Giornata della Memoria andiamo a scoprire la storia di umanità e di altruismo di Calogero Marrone, un siciliano originario di Favara nell’agrigentino che durante i brutti anni del Nazismo riuscì a salvare migliaia di ebrei e di antifascisti dai campi di concentramento e dalla conseguente Shoah.
Un impegno che gli è valsa la medaglia di “Giusto tra le Nazioni”, un’onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele a tutti i non-ebrei che in modo eroico hanno tentato di salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
Una storia poco conosciuta dai più che merita di essere scoperta.
Chi era Calogero Marrone: la storia del siciliano che salvò la vita di migliaia di ebrei dalla Shoah
Tra le storie e i racconti di siciliani che si sono contraddistinti ecco quella di Calogero Marrone che, senza interessarsi delle gravi conseguenze, decise di non voltare le spalle e di dare una grossa mano a migliaia di ebrei negli anni più bui del Novecento.
La storia si svolge tra la Sicilia e la città di Varese in Lombardia e vede protagonista Calogero Marrone, un (apparente) semplice dipendente della pubblica amministrazione dell’epoca che con uno stratagemma salvò la vita di migliaia di persone.
Calogero Marrone è nato a Favara nel 1889 dove, dopo la Prima Guerra Mondiale, iniziò a lavorare negli uffici del Comune agrigentino. In quegli anni, dopo l’avvento del fascismo, venne arrestato per qualche mese per aver rifiutato l’iscrizione al Partino Nazionale Fascista. Nel 1931 per evitare persecuzioni e guai peggiori partecipò e vinse il concorso come applicato comunale per il Comune di Varese, la città lombarda in cui si trasferì insieme alla moglie e ai quattro figli.
Dopo l’istituzione delle leggi razziali e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale il clima diventò sempre più pesante per tutti gli oppositori e per gli ebrei. Così, dall’alto della sua posizione di ufficiale dell’anagrafe del Comune di Varese, iniziò a falsificare migliaia di documenti per consentire la fuga ai deportati nella vicina Svizzera ed evitare i campi di concentramento.
Tante vite umane salvate dall’eroismo di Calogero Marrone fino a quando agli inizi del 1944, dopo una segnalazione anonima, venne sospeso e successivamente arrestato.
Il siciliano, dopo gli avvertimenti ricevuti dal canonico della Basilica di San Vittore e la sospensione, avrebbe potuto pure darsi alla fuga ma per evitare ritorsioni alla famiglia decise di rimanere. Dopo l’arresto venne deportato al campo di concentramento di Dachau in Germania dove morì di stenti nel 1945.
Il racconto del gran coraggio e della storia di Calogero Marrone è rimasto sconosciuto fino a quando i giornalisti Franco Giannantoni e Ibio Paolucci non hanno avviato una serie di ricerche recuperando documenti e testimonianze sul prezioso contributo dell’ufficiale dell’anagrafe siciliano che hanno portato alla pubblicazione del libro “Un eroe dimenticato”.
Un lavoro che ha consentito l’inserimento di Calogero Marrone tra i “Giusti tra le Nazioni” insieme a tanti italiani che in quegli anni hanno salvato migliaia di vite umane.
Una storia poco nota (probabilmente solo a Varese ed a Favara) di coraggio e di altruismo senza ottenere nulla in cambio che merita più che mai di questi tempi di essere conosciuta da tutti!