La storia della Pagoda della Pace di Comiso
In molti non sanno che in Sicilia esiste da vari decenni uno dei pochi tempi buddisti presenti in Europa: la Pagoda della Pace di Comiso, una struttura dalla lunga storia realizzata dopo la fine della Guerra Fredda da un monaco buddista al centro del Mediterraneo in un’area dove si incontrano le faglie del continente europeo e di quello africano.
Nel corso della storia la posizione geografica della Sicilia è sempre stata rilevante nello scacchiere internazionale, basti pensare alle tante colonie greche fondate sull’isola o ancora allo Sbarco degli Alleati che diede il via alla liberazione dell’Italia dal regime Nazi-Fascista. Tante storie da sapere così come quella della costruzione di una pagoda buddista sull’isola.
La storia e il motivo della costruzione della Pagoda della Pace di Comiso
Negli anni ’80 in piena Guerra Fredda il Governo Italiano guidato da Spadolini, seguendo le indicazioni della Nato, decise di approvare il progetto che prevedeva la collocazione di ben 112 missili nucleari di media gittata (chiamati Cruise) nella base militare dell’aeroporto di Comiso nel ragusano.
Una decisione che suscitò una serie di proteste e di manifestazioni pacifiste in un periodo in cui non si voleva ricadere in un’altra guerra mondiale. Nel piccolo centro ragusano arrivarono migliaia di dimostranti da tutto il Mondo per protestare contro questa decisione.
Tra questi c’era anche l’ex bancario giapponese Gyosho Morishita che rimase per anni in città anche dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda.
Il giapponese decise prima di realizzare un piccolo tempio buddista in città. Negli anni con l’aiuto di un gruppo di amici avviò il progetto di costruzione di una Pagoda della Pace a Comiso proprio nei pressi della base militare ormai dismessa in contrada Canicarao.
Nel 1998 inaugurò la struttura che rappresenta l’unica pagoda presente in Italia e una delle poche presenti in tutta Europa. Il tempio buddista è alto 16 metri con un diametro di 15 e riprende la forma classica della stupa indiana con una cupola rotonda sormontata da un pinnacolo.
La struttura è rivestita di pietra locale bianca e all’interno ospita una statua dorata di Buddha e un alloggio privato del monaco che dall’anno di inaugurazione vive stabilmente nel tempio.
La posizione non è stata scelta a caso, infatti, l’area sin dalle prime ore dell’alba è illuminata dai raggi del sole.
Negli anni migliaia di fedeli e curiosi hanno visitato la pagoda ed hanno incontrato il monaco buddista che a tutti ripete il suo mantra “Namu myo ho ren ge kyo” (pace, grazie, lode, benvenuto).
Per arrivare alla Pagoda della pace di Comiso ci si deve addentrare in una salita che ci conduce alla collina di contrada Canicarao. La strada non è molto accessibile e inoltre negli ultimi tempi sono sorti una serie di questioni legali con i vicini e con i proprietari del terreno (a proposito di pace).
E’ possibile visitare la pagoda di Comiso solo durante gli orari della preghiera all’alba (alle 5) e alle 16.30 (fino alle 18.30) ma è sempre meglio mettersi in contatto con il monaco.
Le principali ricorrenze che si svolgono all’interno della Pagoda della Pace di Comiso sono la festa dei fiori (prima o seconda domenica di Aprile) per l’anniversario della nascita del Buddha e la festa della Pace (prima domenica di luglio) per l’anniversaro della costruzione.