Storie e racconti di Sicilia

La storia della lettera di Camilleri alla sua Vigàta finita in discarica

Ecco l’incredibile vicenda che arriva da Porto Empedocle con la storia della lettera di Andrea Camilleri con la quale autorizzava la sua città natale ad utilizzare la denominazione di Vigàta che dopo vent’anni è finita in discarica ed è stata salvata solo per caso.

Sembra una storia a tratti pirandelliana o ancora meglio scritta dallo stesso Camilleri che alla fine si è conclusa con un lieto fine ma ci dice che ancora c’è molto da fare nella tutela e nella valorizzazione delle risorse culturali che da altre parti sarebbero in grado di sostenere l’economia di tanti territori.

L’incredibile storia della lettera di Andrea Camilleri alla sua Vigàta ritrovata in discarica

La vicenda ci conduce ai primi anni 2000, il periodo del boom in libreria del Maestro Camilleri con i romanzi di Montalbano e la successiva trasposizione in tv dei racconti (lista episodi del Commissario Montalbano).

Il fenomeno Montalbano era inarrestabile (è continua ad esserlo), i luoghi e le location delle riprese della fiction sono da anni presi da assalto sfruttando alla grande l’onda del successo in maniera più remunerativa rispetto a centinaia di campagne promozionali e di marketing.

In quegli anni si andava alla caccia dell’origine del successo e così l’amministrazione dell’epoca della sua Porto Empedocle per cercare di accaparrarsi qualche cosa chiese ad Andrea Camilleri la possibilità di aggiungere il nominativo Vigàta vicino alla denominazione ufficiale.

Il Maestro rimase molto orgoglioso della richiesta e acconsentì con tanto di lettera datata 22 aprile 2003 in cui si concedeva il consenso al Sindaco dell’epoca (Paolo Ferrara) di utilizzare il nome di Vigàta nei cartelli di benvenuto e nella denominazione ufficiale della cittadina agrigentina.

Lo stesso Camilleri nella lettera stilata nella casa in via La Porta, prima della firma, ci tenne a sottolineare per iscritto di essere “estremamente onorato della proposta”.

Bene, da allora in molti hanno saputo che in realtà la Vigàta di Camilleri non era visivamente parlando quella vista in tv del ragusano ma che tutte le storie e i racconti del Commissario Montalbano prendevano spunto dal piccolo centro situato a pochi chilometri di Agrigento.

Un documento storico molto importante che negli anni però si era perso di vista fino a quando dopo ben vent’anni la lettera di Camilleri è riapparsa in una discarica di rifiuti nella vicina Aragona pronta per essere smaltita.

Per fortuna gli operai della discarica si sono accorti di questo quadro dalla cornice gialla che conteneva un foglio ingiallito dall’enorme valore storico e culturale.

Gli addetti della discarica hanno salvato il documento e grazie all’intervento del giornalista Francesco Di Mare si sono messi in contatto con la famiglia dello scrittore per una degna conservazione.

Una storia incredibile con un lieto fine che sembra sia stata scritta dallo stesso Camilleri ma che ci insegna che ancora c’è molto da fare nella costruzione di una mentalità turistica in grado di sfruttare al meglio tutte le risorse culturali che di certo in Sicilia non mancano.

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