Storie e racconti di Sicilia

La storia di Luz Long: dalla sfida a Jesse Owens alla morte in Sicilia

Tra le storie sportive che si intrecciano con la Sicilia e gli avvenimenti storici raccontiamo la vicenda dell’atleta tedesco Luz Long: dalla sfida alla leggenda americana Jesse Owens alla morte durante la Seconda Guerra Mondiale nella nostra isola dove riposa nella tomba del cimitero germanico di Motta Sant’Anastasia.

Una storia di sport e di vita che si lega al periodo bellico e all’avanzata dell’ideologia Nazista con l’atleta nero americano Owens che vinse la medaglia d’oro precedendo il tedesco Long alle Olimpiadi di Berlino del 1936 dinanzi ad uno stizzito Hitler che, si racconta, salutò a malapena il vincitore.

Dalla sfida tra Luz Long e Jesse Owens però nacque anche una splendida amicizia e un bellissimo messaggio di speranza, con il tedesco che durante la sfida consigliò all’americano come affrontare la prova per superare le qualificazioni.

La storia di Luz Long e Jesse Owens: la sfida alle Olimpiadi di Berlino del 1936, l’amicizia nata tra i due e la morte in guerra in Sicilia

Lo sport regala sempre storie ed emozioni uniche come quella tra il tedesco Luz Long e l’atleta di colore americano Jesse Owens. Una storia tutta da conoscere con un tragico epilogo proprio in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Durante le Olimpiadi di Berlino del 1936 nella disciplina dell’atletica del salto in lungo Luz Long e Jesse Owens si sfidarono alla ricerca della medaglia d’oro sotto gli occhi di Adolf Hitler in un clima storico sempre più teso alla vigilia del conflitto mondiale.

Tra i due però non c’era nessuna rivalità, né sui temi caldi dell’epoca nella Germania sempre più nazista né sul piano sportivo. Era una sfida aperta all’insegna dei valori sportivi; infatti, come raccontò successivamente lo stesso Owens durante le qualificazioni alla finale l’atleta tedesco consigliò lo sfidante americano (a rischio eliminazione) su come prendere la rincorsa prima dell’ultimo salto decisivo.

Questo suggerimento fu molto utile a Jesse Owens che si qualificò alla finale con l’ultimo salto e dopo vinse l’oro ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 con la misura di 8,06 metri proprio dinanzi al tedesco Luz Long (7,87 metri) sotto gli occhi di uno stizzito Hitler che successivamente negli anni caldi della guerra non lo risparmiò.

La storia di Luz Long e Jesse Owens prosegue negli anni con la nascita di una cara amicizia tra i due. Tuttavia nel 1942, in piena guerra, l’esercito tedesco decise di chiamare alle armi anche lo sportivo tedesco che si ritrovò in Sicilia nella divisione della “Hermann Goring” di stanza a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.

La storia prosegue con lo sbarco degli Alleati in Sicilia ed è proprio durante questa fase che, pochi giorni dopo, l’atleta tedesco viene gravemente ferito durante un contrattacco americano nei pressi di un’area vicino a Gela e trasportato nella base tedesca di Santo Pietro (nell’odierno Comune di Acate) dove muore il 14 luglio del 1943.

Il suo corpo, dopo un’iniziale sepoltura in una fossa comune, riposa in una tomba del cimitero germanico di Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania.

Nella sua ultima lettera Luz Long si rivolse a Jesse Owens con queste parole:

“Dopo la guerra, va’ in Germania, ritrova mio figlio e parlagli di suo padre. Parlagli dell’epoca in cui la guerra non ci separava e digli che le cose possono essere diverse fra gli uomini su questa terra. Tuo fratello, Luz”.

Un bellissimo messaggio di speranza che l’americano rispettò andando anche al matrimonio del figlio di Long.

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