Storie e racconti di Sicilia

U Liotru – Perché l’elefante è il simbolo di Catania

Tutti o quasi sappiamo che l‘elefante è il simbolo di Catania, ma forse in molti di noi si sono sempre chiesti il perché di questo strano simbolo rappresentato da un animale insolito per il nostro territorio.

In queste righe andremo alla scoperta delle antiche origini di questo legame tra la città di Catania e l’elefante, chiamato comunemente dai catanesi “u Liotru”, un nome nato dalla storpiatura del nome del mago Eliodoro (la leggenda a cui si legano le origini della statua).

Questo legame ha generato anche il modo di dire, molto usato tra i catanesi, di essere “marca liotru” (marca elefante).

Il simbolo dell’elefante a Catania primeggia al centro nella fontana di piazza Duomo (storia) e lo ritroviamo nello stemma di varie istituzioni locali come il Comune di Catania, la Provincia e l’università cittadina.

In passato però, almeno fino al XII secolo, il simbolo della città era rappresentato dalla figura di San Giorgio.

Le origini del simbolo della città di Catania: l’elefante

Tanti turisti e visitatori che si trovano a passeggiare in piazza Duomo a Catania sono attratti da quello strano simbolo posto al centro della piazza.

Sono diversi i racconti popolari e le leggende che provano a dare una risposta sulle origini di questo legame.

Prima di tutto possiamo affermare che in Sicilia nell’epoca antica del Pleistocene medio (circa 500.000 anni fa) erano presenti diversi esemplari di elefanti nani, chiamati Elephas falconeri, i cui resti sono stati ritrovati in varie località in giro per la Sicilia (qualcuno anche nei pressi di alcune grotte dell’Etna).

Secondo alcuni racconti questi elefanti si trovavano anche nell’area in cui poi è sorta la città di Catania. A riguardo la leggenda racconta che proprio un elefante allontanò una serie di animali pericolosi che erano presenti nell’area, consentendo di abitare la zona in cui poi ha preso origine l’antica Catania.

Nel periodo arabo la città di Catania era chiamata con il nome di Balad-al-fil o Madinat-al-fil, che significa Città dell’Elefante. Nello stesso periodo il geografo arabo Al Idrisi riporta che gli abitanti della città consideravano l’elefante un simbolo dai poteri magici in grado di proteggere.

La statua (già presente), infatti, era considerata una sorta di talismano posta fuori dalle mura a difesa della città.

Ufficialmente l’elefante divenne simbolo della città nel 1239, prendendo il posto della figura di San Giorgio. I catanesi, dopo una serie di rivolte, ottennero da Federico II di Svevia di poter diventare città demaniale e scelsero di utilizzare il nuovo simbolo.

L’elefante per i catanesi rappresenta un simbolo di un animale buono che si rifà alla forza e al desiderio di rinascita. Un sentimento molto importante e ricorrente nel corso della storia di Catania che più volte si è dovuta rialzare da terremoti, eruzioni laviche e altre tragedie.

Da questo legame deriva la definizione di “marca liotru” (marca elefante), il modo in cui si fanno chiamare i catanesi autentici.

Nel corso della storia Sant’Agata e l’elefante, tra sacro e profano, sono diventati i simboli che proteggono la città e in cui i catanesi si identificano.

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